Paolo Bonolis al Messaggero Tv: «Il mio quiz esportato nel mondo»

Paolo Bonolis
di Marco Molendini
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 12:25

Fra i personaggi televisivi Paolo Bonolis quello che ha girato di pi. La sua carriera un ping pong fra Rai e Mediaset (negli ultimi tempi c’ stata anche qualche sirena targata Sky). E adesso? Il contratto con Canale 5 scade e Paolo che fa? «Non ho idea», mette le mani avanti. Ma, in realtà, resterà dove sta: «Avanti un altro va tanto bene, dubito che Mediaset voglia rinunciarci e pure io mi trovo bene», spiega. Insomma, i dubbi sul suo futuro sono davvero pochi, tanto più che Bonolis, che è venuto a trovarci al Messaggero, ha l’aria sorridente (anche se si lamenta «sono tutto un dolore, ieri ho giocato a calcetto») di chi sa che il suo futuro non dovrà affrontare scossoni.

Paolo, ma le sirene Rai non si sono fatte sentire?

«No, non mi ha chiamato nessuno».

E lei ci sarebbe stato a sentirle? Nell’azienda di Stato potrebbero darle un bel po’ di spazio, anche se a Mediaset pagano di più.

«Nel passato ho già accettato contratti più bassi, perché mi permettevano di fare cose nuove».

Insomma, resterà a Canale 5 e continuerà a fare il preserale. E poi?

«Ho in testa due o tre cose nuove, anche se la tendenza nell’azienda è di puntare su format storici che offrono garanzia. Le novità sono vissute con sofferenza. Poi, oggi, gli investimenti sono molto oculati».

Le chiederanno di rifare Ciao Darwin.

«Costa troppo e, poi, se fai Avanti un altro non puoi fare anche Ciao Darwin: troppe similitudini».

“Avanti un altro” l’avete venduto in un bel po’ di paesi.

«Sette, dal Vietnam al Brasile con la raccomandazione di trovare un conduttore che sappia trasformare il quiz in un racconto che assume la forma di una seduta psicanalitica».

Conta più il concorrente personaggio che il montepremi.

«Non c’è dubbio, senza i personaggi il quiz è come un albero di Natale senza palle e festoni».

Si dice che le metteranno contro su Italia 1 la striscia quotidiana del Grande fratello?

«Ci hanno ripensato. Era una sciocchezza».

A proposito di Rai, sarebbe pronto per un terzo Sanremo?

«Il Festival è un prodotto complesso, per farlo bene bisogna avere un’idea e dedicargli una stagione e, siccome non ho una stagione a disposizione, non ci ho pensato. Ma se avessi l’idea mi piacerebbe farlo».

Magari la invitano, quest’anno si festeggiano i 60 anni della tv.

«Non mi ha chiesto niente nessuno».

La sua carriera dura da 32 anni, c’è a un certo punto una dipendenza dall’apparire, dallo stare in video?

«Mi garba fare la tv che mi piace, ma non ho la necessità di apparire. Mi preferisco ancora bidimensionale, piuttosto che tridimensionale, ma questo è un mestiere che mi ha dato danaro e successo e ripagato con un affetto che non sta solo nella riconoscibilità. Riconoscibile è pure Schettino. C’è un piacere nel sentire che ti circonda affetto, provo quasi un orgasmo nel vedere la gente che ti saluta felice».

Lei si è dichiarato apertamente renziano, che ne pensa della valanga di voti delle primarie?

«Ho simpatia per Renzi, sono contento che abbia vinto. La politica oggi è senza una direzione, ho l’impressione che con lui possa trovarne una. Spero che non finisca nel grande circo dei ricatti politici».

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