Ballar fa un salto indietro: dall'11,76% (2 milioni e mezzo di spettatori) dell'esordio al 6,53% della puntata di ieri sera: con un milione e mezzo di spettatori per Massimo Giannini e la sua trasmissione targata RaiTre. Il Dimartedi di Giovanni Floris su La7 fa un passo in avanti: dal 3,47 (0,7 milioni) al 4,23 (un milione).
Ecco la novità. Il testa a testa tra i due conduttori che si dicono amici. Ed ecco la conferma: i numeri dei talk show sono sempre più magri. La crisi del format è evidente, anche per colpa dell'overdose di proposte. Basti pensare che su La7 la parola politica o politichese comincia alla sette del mattino e si conclude, quasi sette giorni su sette, a tarda notte.
In questa situazione di calo generalizzato, si comprende perché Michele Santoro, che sta per ridebuttare con Servizio Pubblico, sia molto preoccupato - così lo raccontano i suoi collaboratori - per l'inizio della sua nuova stagione. Il derby che per ora è a due, o a tre con l'aggiunta di Corrado Formigli il lunedì con la sua Piazza pulita che si mantiene su numeri accettabili, si arricchirà di Santoro.
Ma tra Michelone, Floris, Giannini e Formigli vincerà chi, in corsa, saprà introdurre nella trasmissione qualche idea diversa dal consueto e consunto bla bla litigioso e spesso soporifero per iper-tecnicalismo o eccesso di autoreferenzialitá. Il buon dato d'ascolto ottenuto, a Ballaró in tarda serata, ore 23 e 15, dalla sit com Il candidato oltre ad essere un segnale del noia da talk show può rappresentare un sentiero per deviare dalla solita strada.