Una vera e propria terapia nella quale Vialli è la mente: il boss in giacca e cravatta con il compito di intervenire sul management delle squadre e ripristinare l’ordine elaborando strategie di intervento (team building, dinamiche comportamentali e manageriali); Amoruso il braccio “armato”: il sergente di ferro in tuta e fischietto, pronto a ristabilire l’ordine in campo con allenamenti ferrei dove la fatica e l’abnegazione sono imprescindibili. Insieme formano un dynamic duo ben assortito, autorevole e divertente allo stesso tempo.
“Partecipare a Squadre da Incubo è stata un’avventura molto divertente. – dichiara Gianluca Vialli – Abbiamo visitato luoghi incantevoli di un paese che non ricordavo essere così bello e vario. Abbiamo sfidato le intemperie. Incontrato persone piene di umanità ed entusiasmo. L'obiettivo, quello di condividere conoscenze ed esperienze maturate durante una vita dedicata allo sport più bello del mondo e metterle a disposizione di sportivi super appassionati ma anche un po' confusi. Ogni episodio è la storia di una settimana passata con una Squadra da incubo. Il racconto di un percorso di cambiamento di persone autentiche tra momenti comici e drammatici. Una missione impossibile dall'esito tutt'altro che scontato!”.
“Abbiamo iniziato questa esperienza – aggiunge Lorenzo Amoruso – con l'intenzione di trasmettere amore, voglia di fare calcio con più passione, orgoglio, regole... Il cammino sarà lungo ma abbiamo noi in prima persona riscoperto le reali motivazioni per le quali ci siamo tutti appassionati allo sport più bello del mondo.”
Dopo 5 giorni di training intensivo dentro e fuori dal campo la squadra è chiamata alla prova del nove: una partita, “in casa”, del campionato di categoria. Un test ideale per valutare progressi e margini di miglioramento.
In ciascuna puntata l’esito è differente: si potrà perdere con orgoglio, pareggiare lottando su ogni pallone o addirittura vincere.
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