“Winterreise” alla Scala: i tormenti di Schubert, con le coreografie di Preljocaj

Angelin Preljocaj durante le prove alla Scala di Winterreise
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Martedì 15 Gennaio 2019, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 21:19

Il coreografo Angelin Preljocaj ha creato una versione del capolavoro di Schubert Winterreise per il corpo di ballo della Scala, dove debutterà in prima assoluta il 24 gennaio. Composto da Schubert nel 1828 pochi mesi prima di morire a soli 31 anni, il viaggio interiore di un uomo nel suo ultimo viaggio, ha già ispirato diversi adattamenti.
 

 


«Io mi sono concentrato su come l'aveva pensata Schubert, per voce e pianoforte - ha spiegato il coreografo - Si crea quindi un triangolo magico tra danza, musica e pubblico». «Questa è una musica meravigliosa che mi frullava in testa da un po' e cercavo l'occasione per lavorarci sopra - ha aggiunto - Nasce nel pieno del romanticismo tedesco, c'è questo desiderio della morte, una specie di suicidio al rallentatore, ma la disperazione è anche la ricerca del piacere, come arrivare ad un orgasmo: Schubert morì un anno dopo per conseguenze della sifilide, paragonabile ora all'AIDS, quindi è normale pensare a una connessione tra morte e piacere sessuale, ma resta un'opera della solitudine».

Sul palco 12 danzatori del corpo di ballo diretto da Frederic Olivieri: senza alcuna struttura narrativa, devono rendere l'immagine dei vari stati d'animo che attraversa un uomo vicino alla morte. Preljocal ha firmato anche i costumi
«pensandoli con una transizione dal bianco e nero fino ai colori».

La voce sarà quella del baritono Thomas Tatzi, al suo debutto alla Scala. Al pianoforte James Vaughan. La scenografia è stata affidata a Costance Guisset che ha spiegato di aver ricostruito i 24 momenti del ciclo di lieder
«come esplosioni di pensiero di un uomo che compiendo suo ultimo viaggio, come essere al di fuori di un giardino di inverno».

Winterreise sarà in cartellone il 26, 29 e 30 gennaio, 1 febbraio e 8 e 9 marzo. L'anteprima del 23 gennaio sarà a favore della Fondazione Francesca Rava per il suo ospedale pediatrico ad Haiti.

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