L'omaggio a Gabriella Ferri emoziona il pubblico di Tor Bella Monaca

Valentina De Giovanni omaggia Gabriella Ferri con lo spettacolo "Sono Partita di Sera", scritto da Betta Cianchini.
di Roberta Savona
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Venerdì 22 Marzo 2019, 21:39
Tre giorni al Teatro Tor Bella Monaca per Valentina De Giovanni che ha omaggiato dal 21 al 23 marzo l'indimenticata Gabriella Ferri, voce di Roma e dei romani che torna dalle vie testaccine fino in borgata, complice lo spettacolo "Sono Partita di Sera", nato da un'idea della stessa De Giovanni, per cui l'autrice Betta Cianchini scrive con devozione un testo diretto in scena dalla regia di Camilla Piccioni. Nello spettacolo prodotto da Florian Metateatro l'attrice, diretta tra gli altri da Luciano Melchionna, Claudio e Pino Insegno, Matteo Tarasco, si accompagna al chitarrista Gabriele Elliott Parrini, in un duetto chitarra e voce che basta alla memoria del pubblico per emozionarsi e consumarsi in lunghi applausi. Applausi che altro non sono se non una parabola che attraverso la grande interpretazione della De Giovanni, giungono fino al cielo, tra quegli angeli ignudi e tanto amati dalla Ferri. Un percorso indietro nel tempo, con una storia di vita raccontata dolcemente, "lieve", come l'anima della donna che la racconta. Una storia quasi sussurrata e poi urlata, che narra di una Roma verace ma più innocente, una città di cui si sente la mancanza, così come manca la sua anima più bella: Gabriella!
 
Un palcoscenico pieno di parole scritte in tante forme, su lunghe lenzuola bianche che scendono dal soffitto, come i palazzoni di borgata che sfiorano il cielo, o come le lunghe strade che le canzoni della Ferri percorrevano partendo dal cuore di Roma per poi parlare indistintamente al cuore di tutte le persone. Persone che guardano, parlano, ridono. Un pubblico e le sue centinaia di migliaia di occhi di cui Gabriella, forse, non mai smesso di avere timore. "Sono Partita di Sera" è uno spettacolo omaggio alla potente voce romana, simbolo di una città devastata dall'incuria ma che non dimentica la sua regina. Un'anima profonda ma altrettanto fragile che regge il peso dell'esistenza e della paura di vivere. «E’ il dramma della mia fragile ricerca di un po’ di speranza fra i fantasmi che il mondo mi ha donato: la miseria, la paura, il tentativo di credere, la paura del male», scriveva la Ferri, studiata da Valentina De Giovanni in una pièce che indaga l'importanza delle sue parole e la bellezza delle sue canzoni.
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