Suor Cristina si dà al teatro: al Brancaccio con Sister Act: «Dio benedica il musical»

Suor Cristina si dà al teatro: al Brancaccio con Sister Act: «Dio benedica il musical»
di Valentina Venturi
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Sabato 21 Novembre 2015, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 09:39

«Che Dio benedica il musical! Il Signore mi ha chiamato sul palco e io porto la sua testimonianza anche lavorando a teatro. Papa Francesco? Credo che mi appoggerebbe, perché la Chiesa deve accorciare le distanze con la gente». Un'entusiasta Suor Cristina e la sua voce sono tra le sorprese di “Sister Act - Il musical”, per la regia di Saverio Marconi che sarà in scena al Brancaccio di Roma dal 10 dicembre. «La mia voce - prosegue la religiosa, che fa parte della congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia - è un dono e credo che non esista luogo dove non possa arrivare il messaggio di Gesù». Dopo il successo esploso grazie alla partecipazione a “The voice of Italy” e alla pubblicazione del disco “Sister Cristina”, la suora ventisettenne che ha spopolato in tutto il mondo (milioni le visualizzazioni delle performance canore su YouTube), continua il suo percorso nello show business.

LA SCENA

In scena intepreta Suor Maria Roberta, un personaggio che presenta qualche tratto in comune con la sua storia privata: «La novizia è una ragazzina, ancora non ha ricevuto la chiamata e si trova a scegliere tra il mondo esterno e il convento. Si farà tante domande, ma poi deciderà di donarsi completamente al Signore. In fondo è stato così anche per me quando ho fatto la mia scelta».

Il musical è conosciuto soprattutto grazie al fortunato film “Sister Act - Una svitata in abito da suora”, diretto nel 1992 da Emile Ardolino.

Nella versione cinematografica la protagonista era una spumeggiante Whoopi Goldberg nei panni di Deloris Van Cartier, la cantante solista del trio “The Ronelles” in stile anni '60, che per sfuggire alla morte certa diventa suo malgrado una suora, assumendo l'identità di Suor Maria Claretta. Al Brancaccio la parte di Deloris è stata affidata a Belia Martin, già protagonista della versione spagnola del musical. «L'ho vista in scena a Barcellona - ricorda il direttore artistico Alessandro Longobardi - e mi ha stregato con la sua voce nera, calda, in stile gospel. Ha una grande energia, è una ragazza semplice ma di enorme talento».

È la prima volta in un musical anche per l'attore e giornalista Pino Strabioli, che veste i panni del cattivo Monsignor Òhara, mentre Francesca Taverni interpreta la Madre Superiora.

LE ATMOSFERE

Nel musical, composto da venticinque brani che spaziano tra soul, funky e disco anni '70, tutti scritti dal celebre autore Disney Alan Menken (vincitore di otto premi Oscar per le colonne sonore di film come “La sirenetta” e “La Bella e la Bestia”), lavora una squadra di cinquanta persone. Le coreografie sono di Rita Pivano, mentre la produzione è affidata alla Viola Produzioni in collaborazione con la Compagnia della Rancia. Nella storia di «una svitata in abito da suora», il regista Marconi coglie «un inno all'amore e a capire gli altri».

Teatro Brancaccio, via merulana, dal 10 dicembre