Danza, moda e cultura: inno d’amore per Roma con il balletto del Costanzi alla Nuvola, abiti maison Biagiotti

Baroque Suite, Rebecca Bianchi étoile del Teatro dell'Opera
di Simona Antonucci
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Domenica 10 Gennaio 2021, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 15:16

I panneggi delle statue romane, la leggerezza della Nuvola dell’Eur, i bagliori dell’arte barocca: il corpo di ballo dell’Opera di Roma, dopo le ultime esibizioni di questa estate al Circo Massimo e a settembre in sala, è tornato in scena, ieri 9 gennaio, alle 20 sul canale YouTube del Teatro, accompagnato dalle bellezze e dalle eccellenze della città.

 

I DRAPPEGGI

I drappeggi e i torchon, i corpini e le gonne a ruota, le trecce iconiche di Laura Biagiotti, hanno abbracciato, nel gioiello contemporaneo, i danzatori diretti da Eleonora Abbagnato in “Baroque Suite”: una coreografia su musiche di Antonio Vivaldi (“L’inverno” da Le quattro stagioni; “Eja Mater” e “Stabat Mater” dallo Stabat Mater RV 621) e Alessandro Marcello (Adagio dal Concerto per oboe, archi e basso continuo op. 1 in re minore SF 935), firmata da Benjamin Pech e dalla étoile palermitana.

IL FORMAT

Passato, presente e futuro si sono rincorsi a passo di danza in un format di collaborazione tra il Costanzi, un luogo architettonico di grande fascino e una maison che ha profonde radici culturali nella Capitale: a volteggiare sotto la cupola, tra video hi-tech, suggestioni seicentesche, costumi fluidi in rosa cipria e luci bollenti, l’amore per Roma e la speranza di una Rinascita nel segno della bellezza.

Quello di ieri sera, che ha visto protagonista l’étoile Rebecca Bianchi, ha rappresentato l’ingresso ufficiale della danza alla Nuvola.

Ma è previsto già un secondo appuntamento, sabato 16 gennaio, sempre alle 20 su YouTube, che sarà affidato al coreografo Michele Merola, fondatore e direttore artistico di MM Contemporary Dance Company, al debutto con il Corpo di Ballo del lirico capitolino. La sua creazione, Vivaldi Suite, sarà un omaggio alla musica del “prete rosso”, con sette danzatori della Compagnia del Costanzi, tra cui il primo ballerino Claudio Cocino.

LAVINIA BIAGIOTTI

«Un privilegio poter tornare a collaborare con Eleonora Abbagnato», spiega Lavinia Biagiotti Cigna, a capo del gruppo omonimo dalla scomparsa della madre avvenuta nel 2017, «ci lega un’affinità elettiva», suggellata dalla sfilata di settembre in piazza del Campidoglio, dove la collezione Primavera-Estate era stata accompagnata da un’esibizione dell’étoile e di cinque ballerine che sulle note delle musiche di Ennio Morricone, attorno alla statua delMarco Aurelio.

ANTONIO ROSATI

Entusiasta del progetto anche Antonio Rosati, amministratore delegato di Eur Spa, che «dopo lo straordinario successo dei quattro concerti del Teatro dell’Opera dello scorso settembre e ottobre, siamo felici di continuare a offrire ai romani emozioni, eleganza e bellezza».

CARLO FUORTES

«Grazie al progetto Danza alla Nuvola», aggiunge Carlo Fuortes, sovrintendente del Costanzi, «continua la valorizzazione del Corpo di ballo. Attraverso lo streaming, riusciremo a raggiungere amanti del balletto da tutto il Paese e dal resto del mondo». E mentre volano sogni e progetti futuri, in streaming scorrono immagini eleganti e passionali e sui social si allineano commenti entusiasti in russo o giapponese. “Che meraviglia, proprio ora che è tutto chiuso”, “Sete, jersey e georgette, che trionfo del made in Italy”, “Rebecca Bianchi, poesia in punta di piedi”.

I SOCIAL

Applausi che virtualmente attraversano i continenti: agli interpreti, così generosi comunicativi da far dimenticare le mascherine, ma anche ai costumi che accompagnano ed esaltano i movimenti coreografici firmati da Pech e dalla Abbagnato. L’étoile palermitana dichiara di non pensare a un futuro dall’altra parte del palcoscenico, ma sono in molti, online, ad augurarsi che non si tratti soltanto di un’eccezione. 

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