Addio a Peter Nichols, il drammaturgo che portò in scena i disagi sociali

Il drammaturgo Peter Nichols
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Lunedì 9 Settembre 2019, 18:04
Addio al drammaturgo inglese Peter Nichols, che divenne famoso come autore per il teatro con la commedia nera sulla situazione di due genitori alle prese con un figlioletto paraplegico, Un giorno nella morte di Joe Egg»(1967). Lo scrittore, noto per il suo stile sarcastico e dissacrante, è deceduto sabato scorso nella sua casa di Oxford, come ha reso noto oggi il suo agente, Alan Brodie, alla Bbc. Nichols ha dato una briosa satira del servizio sanitario nazionale inglese con il dramma La sanità inglese (1969), ambientato in un ospedale per incurabili. In Privates on Parade (1977) ha ricostruito uno spettacolino di militari come una parabola sulla decadenza dell’Inghilterra. Nei suoi drammi ha affrontato grandi temi storici o sociali con tecniche spesso mutuate dalla tradizione del music-hall, come in Poppy (1983), sulle guerre dell’oppio in Cina.

Con un linguaggio scenico più tradizionale, ha trattato temi attinenti al quotidiano, come Chez Nous (1974), sulla libertà sessuale di due coppie, The freeway (1974), satira di un gruppo di automobilisti bloccati nel traffico caotico di un weekend, e Passion Play (1981). Un caso a parte è A Piece of My Mind (1987), confessione quasi autobiografica di un drammaturgo in crisi d’ispirazione. Nato a Bristol il 31 luglio 1927, Nichols ha studiato alla Grammar School e alla Old Vic Theatre School della sua città, lavorando poi come attore per la televisione e il cinema (1950-55). Per alcuni anni ha insegnato inglese in varie scuole secondarie (anche in Italia), e da questa esperienza ha tratto numerosi spunti per le sue commedie. Fra i vari riconoscimenti, l’Evening Standard Award (1967, 1969, 1978 e 1982), il John Whiting Award (1968) e il Society of West End Theatre Award (1978 e 1982). Dal 1983 era membro della Royal Society of Literature. 
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