È morto a Parigi Peter Brook, grande regista teatrale, uno degli ultimi mostri sacri della scena. Britannico di nascita, aveva 97 anni e viveva nella capitale francese dal 1974. E’ stato infatti il il sito di ”Le Monde” a dare per primo la notizia della scomparsa, avvenuta ieri. Sempre a cavallo tra teatro tradizionale e ricerca, Brook ha messo in scena spettacoli indimenticabili come ”Sogno di una notte di mezza estate”, ”La tempesta”, il monumentale ”Mahabharata” con Vittorio Mezzogiorno, il ”Flauto magico” allestito nel 2010 nel suo Théâtre des Bouffes du Nord, ”Battlefield” del 2015.
Con Brook se ne va una delle più importanti e appassionanti avventure teatrali del XX secolo. Per il regista, il teatro è stato «uno strumento adatto ad esplorare la natura umana in tutte le sue espressioni». Shakespeare, Cocteau, Genet, Marlowe, Shaw, Ibsen, Checov, Anouhil, Miller, Capote, Elliot, Williams, Durrematt, Beckett, Dostoevskji sono gli autori che ha portato in scena nel corso della sua lunghissima, infaticabile carriera.
Brook era nato il 21 marzo 1925 a Londra da genitori ebrei esiliati dalla Lettonia, all’epoca parte dell’Impero Russo.
Nel 1974 resuscita il Théâtre des Bouffes du Nord nel 10mo arrondissement di Parigi: diventerà il quartier generale della sua arte e della sua ricerca. Brook vi metterà in scena numerosi spettacoli, compreso un Giardino dei ciliegi con Michel Piccoli. Nel 1998 pubblica l’autobiografia ”I fili del tempo”.