Melomani, collezionisti in cerca di “pezzi unici” e amanti di arredi originali troveranno infatti una esposizione realizzata con circa un centinaio di frammenti di scenografie e oggetti di attrezzeria, provenienti dai magazzini del Teatro Comunale, che non sono più utilizzabili né riconducibili a uno specifico allestimento.
Questi arredi, decorazioni e costumi – selezionati da opere liriche rappresentate al Comunale – avranno così nuova vita e saranno messi in vendita con una doppia finalità: dare a tutti la possibilità di “portare con sé” un tassello di storia del Teatro cittadino e allo stesso tempo contribuire, con l'acquisto, alla riqualificazione degli spazi del Comunale attraverso un modo inedito di finanziare proposte innovative.
Si chiama ARTFORFUN(D) – Reuse for cultural fundraising il progetto abbracciato dal TCBO, nato da una start up di Cagliari tutta al femminile fondata da Silvia Murruzzu e finalizzato al sostegno delle imprese culturali giovanili, che ha vinto il bando Funder35 di Fondazione Cariplo.
L'idea di base che promuove è quella di applicare i valori dell’economia circolare e della “seconda mano” al mondo culturale, offrendo alle imprese e a strutture quali teatri e gallerie nuove forme di autofinanziamento attraverso la riattivazione delle loro giacenze inutilizzate.
Il sottoportico del Comunale si trasformerà in un “palcoscenico” all'aperto, con una scenografia creata a partire da oggetti nati per le nostre opere liriche e che oggi stazionano nei magazzini in attesa di un nuovo utilizzo alternativo. Durante il progetto “Opera ReBOrn”, nella giornata di sabato 29 settembre sono previste anche alcune visite guidate del Comunale – gratuite per chi acquisterà un pezzo della mostra mercato – con inizio alle ore 12, 14 e 17: un’ulteriore opportunità per i più curiosi per scoprire e conoscere il teatro d’opera bolognese.
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