Bologna, al teatro Duse la proposta di matrimonio (a sorpresa) del direttore d'orchestra alla flautista. E il pubblico si commuove

Sulle note dello Schiaccianoci Matteo Parmeggiani si è inginocchiato e ha chiesto ad Annamaria Di Lauro di sposarlo

Bologna, al teatro Duse la proposta di matrimonio (a sorpresa) del direttore d'orchestra alla flautista. E il pubblico si commuove
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Martedì 28 Dicembre 2021, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 13:10

Che non se lo aspettasse lo hanno capito tutti, guardando la sua reazione. Ma sicuramente quella di ieri sera per la flautista Annamaria Di Lauro resterà una delle serate più indimenticabili della sua vita. Perché durante il tradizionale concerto di fine anno al Teatro Duse di Bologna, "Bollicine", la finzione ha lasciato il posto alla realtà: il direttore e fondatore dell'orchestra Senzaspine, Matteo Parmeggiani, tra un bis e l'altro ha posato la bacchetta e, dopo una "dissertazione" sul concetto di famiglia, ha chiamato al proscenio la flautista Annamaria Di Lauro e, tra lo stupore del folto pubblico, le ha chiesto: «Vuoi sposarmi?». A quel punto l'altro fondatore della Senzaspine, Tommaso Ussardi, ha dato il via al romantico "Valzer dei fiori" dallo Schiaccianoci di Ciajkovskij.

E lo sport scoprì di non saper resistere alla proposta di matrimonio in pubblico

Il bacio e gli applausi del pubblico

Bacio di prassi tra i due innamorati che hanno iniziato a ballare e teatro che viene giù dagli applausi. "Bollicine" è anche questo: grandi brani musicali, ben eseguiti (le sinfonie dalla Norma, dal Franco Cacciatore, dai Maestri cantori di Norimberga), e bella musica per rilassare e divertire, tanto necessaria di questi tempi (valzer e polke di Strauss e di Ciajkovskij).

 

Musica come di consueto, da ormai dieci anni, accompagnata a sketch comici e tanta danza che quest'anno hanno coinvolto anche le ballerine di Studio Danza Ensemble e due danzatori acrobati di break-dance, il giocoliere Nicolò Ximenes e lo straordinario ballerino di tip-tap Tommaso Parazzoli.

Senza dimenticare, in apertura, il Coro degli Stonati impegnato nientemeno che nel coro delle zingarelle dalla Traviata.

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