Marco Damilano porta Moro a teatro
“Ora zero” in scena al Palladium

Marco Damilano
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 14:31
«Siamo quasi all’ora zero: mancano più secondi che minuti», scrisse Aldo Moro in una delle sue lettere di prigionia. Si riferiva alla propria vita, ma anche alla fine di un sistema politico. Si intitola proprio “Ora Zero”, il testo di e con Marco Damilano per la regia di Antonio Sofi, che arriva giovedì 22 sul palco del Teatro Palladium di Roma, in chiusura del 40mo anniversario del barbaro omicidio dello statista, figura emblematica che ha segnato la Storia della Repubblica Italiana.

Quel sequestro, compiuto dalle Brigate Rosse il 16 marzo, e il corpo senza vita ritrovato il 9 maggio 1978, 55 giorni dopo, hanno contrassegnato la fine di una generazione, la sua morte, il tramonto della Repubblica. Damilano, giornalista e direttore de l’Espresso, autore di “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia” (ed. Feltrinelli), torna a quell’istante per indagare le traiettorie che si sono dispiegate fino a oggi. Affiancato dall’attore Emanuele Caiati - nipote di Moro, figlio di Agnese - legge brani dalle lettere, gli scritti e i discorsi dello statista. In un racconto, anche autobiografico, che attraversa la dissoluzione della Dc, la morte di Berlinguer, la caduta del Muro, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia, fino all’ultima stagione, inaugurata dalla sua metafora televisiva: il Grande Fratello. Arriva a Berlusconi, a Grillo e a Renzi, protagonisti di una politica che da orizzonte di senso e speranza si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia. 
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