“La Scimmia” al teatro Palladium
da un racconto di Kafka

Giuliana Musso in un momento di "La Scimmia"
2 Minuti di Lettura
Domenica 9 Febbraio 2020, 16:38
Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È un vero fenomeno. Un animale che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. Nato dalle ferite dell’anima di Franz Kafka nel racconto Una Relazione per un’Accademia, rivive oggi dopo oltre cent’anni nello spettacolo La Scimmia di e con Giuliana Musso, per la prima volta a Roma, dal 14 al 16 febbraio al Teatro Palladium. Protagonista sul palco la “scimmia” interpretata da Giuliana Musso, racconta la sua storia a un pubblico di illustri accademici, si rivolge all’alta società del pensiero e della scienza. Unica sopravvissuta a una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata, non può fuggire e per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento. Imita gli umani che l’hanno catturata, impara ad agire e a ragionare come loro. La scimmia dunque deve dimenticare la vita nella foresta, rinunciare a sé stessa, ignorare la chimica del proprio corpo e così imparare. Impara il nostro linguaggio, impara ad ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire. La Scimmia è il racconto di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo. È la descrizione di un’iniziazione inevitabile alle solite vecchie regole del gioco del patriarcato, che impone la rinuncia all’intelligenza del corpo, al sapere dell’esperienza e dell’emozione. Si tratta di una rinuncia drammatica: senza quella voce interiore, integra e autentica, come si può esprimere l’intelligenza empatica così indispensabile alla sopravvivenza del vivente? «Ho conosciuto La Scimmia grazie all’incontro con Monica Capuani che mi ha proposto di leggere un suo adattamento teatrale del racconto di Franz Kafka - ha raccontato Giuliana Musso- Attraverso Monica ho conosciuto anche l’attrice britannica Kathryn Hunter, profonda e magistrale interprete di questo monologo kafkiano». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA