Il progetto artistico che Polunin interpreta insieme a un gruppo di danzatori con in testa il già Principal del Royal Ballet Johan Kobborg, fa rivivere l’atmosfera dei Ballets Russes di Diaghilev attraverso la figura leggendaria di Nijinsky, come il titolo “Sacré” suggerisce. Diviso in due parti, lo spettacolo prevede un primo atto, “Fraudoulent Smile”, con nove danzatori in scena tra cui Polunin firmato da Ross Freddie Ray su musiche del trio polacco klezmer Kroke e un secondo atto interamente danzato da Polunin sulla “Sagra della primavera” di Stravinsky.
La coreografia di questo assolo si deve alla danzatrice giapponese Yuka Oishi cresciuta all’Hamburg Ballet di John Neumeier, già collaboratrice di Natalia Osipova per i progetti contemporanei da lei intrapresi a Londra prodotti dal Sadler’s Wells.
L’evento è una coproduzione Fondazione Ravello e Fondazione Campania dei Festival organizzato in collaborazione con ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna.
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