Lo spettacolo, ha spiegato l'autore, vuole trasportare lo spettatore in un universo di grandi contrasti, di forti emozioni, così come è stata la vita della poetessa. L'elaborazione drammaturgica di Gallione porta in scena la prosa e la poesia della Merini intrecciando materiali narrativi e biografici a poesie e canzoni, in una spettacolo dove recitazione e danza si mescolano. Sul palco, oltre a Milva Marigliano, cinque ballerini danzeranno sulle coreografie di Giovani Di Cicco incarnando gli incubi, gli amori e le follie della poetessa.
«Ho voluto esplorare le sue opere - spiega Giorgio Gallione - per raccontare la sua vita, il tutto in uno spettacolo variegato dove i linguaggi si mescolano.
Alda era una poetessa colta che sapeva scrivere in maniera semplice». Per Milva Marigliano, milanese come Alda, «interpretarla per me è una grande responsabilità, una grande gioia. In questo spettacolo aleggia l'anima di Alda, il suo essere fragile, la sua santità e il suo meretricio, un personaggio straziante». «E' la prima produzione di questa stagione del Teatro Nazionale - commenta l'assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo -. La storia intreccia la follia alla poesia e all'estro lasciando il dilemma se la sua follia abbia influenzato la sua poesia o meno. Di sicuro è un personaggio attuale, interpretato da una grande attrice. Una produzione di grande qualità e di fascino che saprà suscitare emozioni».
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