Ghost, al Brancaccio la versione teatrale del grande successo cinematografico

Ghost, al Brancaccio la versione teatrale del grande successo cinematografico
di Rita Sala
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Venerdì 24 Gennaio 2014, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 17:57
Il film di Jerry Zucker ha quasi una quarto di secolo ( del 1990) ma tutti lo ricordiamo, indimenticabile soprattutto per gli interpreti, Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg. Oscar per la miglior sceneggiatura originale e per la miglior attrice non protagonista (la Goldberg), racconta di Sam Wheat, impiegato di banca a New York che, morto durante il tentativo di rapina messo in atto da Willy Lopez e degenerato in sparatoria, si ritrova in forma di fantasma accanto alla disperata e disorientata Molly, la fidanzata con la quale andava d’amore e d’accordo.



Storia romantica A Sam è permesso di rimanere tra i viventi sia per far luce sul proprio assassinio, sia per proteggere la ragazza. E arriva a comunicare con lei attraverso Oda Mae Brown, una sensitiva fino a quel momento non conscia di esserlo. Eccetera eccetera, in un intreccio di rapporti e avventure che nutre, insieme, romanticismo e azione.



L'adattamento La versione teatrale di Ghost viene dal musical londinese andato in scena nel West End nella stagione 2011-2012, testi dello sceneggiatore del film, Bruce Joel Rubin, liriche e musiche di Dave Stewart degli Eurythmics e Glen Ballard. Ora, rodata dalle recite milanesi e torinesi dello scorso anno, è in scena al Brancaccio di Roma fino al 9 febbraio. Tre gli elementi del suo appeal: la prorompente, onirica scenografia al led, d’impatto ovviamente cinematografico, con tanto di effetti in 3D; un cast di interpreti all’altezza della situazione, in cui spicca la presenza della teramana Loretta Grace nei panni della medium Oda Mae Brown (rammentate la Sister Act italiana delle scorse stagioni, scatenata protagonista dell’omonimo musical?); la regia esperta di Stefano Genovese, sapiente, evidentemente assuefatto a maneggiare, rendendoli fluidi, i quadri di un kolossal.



Gli attori Accanto alla Grace, una fuoriclasse che continueremo senz’altro a vedere sui nostri palcoscenici, non demeritano gli altri: Cristian Ruiz, che interpreta il bastardo Carl, un cattivo nevrotico non facile da restituire al pubblico: Salvatore Palombi, il Sam fantasmatico e protettivo che dà il via, con la sua morte, alla storia;Ilaria Deangelis, una dolce Molly, costante nella fragilità e nell’amore.



Dal vivo Rimane da sottolineare come, in tempo di crisi e mentre le parole d’ordine, nel teatro italiano, continuano ad essere tagli, ridimensionamento, cancellazione e altre dello stesso tipo, il musical di grandi dimensioni, con dispiego di mezzi di ogni genere, viene comunque premiato dal pubblico. Lo testimoniano, a Roma, il successo della stagione del teatrone di via Merulana e i “tutto esaurito” che continua a registrare il Sistina di Massimo Piparo. È lo stesso fenomeno che riguarda gli spettatori dell’opera lirica (altro genere di spettacolo non certo “economico”), in netto e costante aumento nonostante la demonizzazione che si va facendo dei nostri Teatri e dei fondi con i quali dovrebbero continuare a produrre. Misteri dello spettacolo dal vivo.
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