Edimburgo Fringe Festival, settant'anni e sempre in ballo

Edimburgo Fringe Festival, settant'anni e sempre in ballo
di Valentina Venturi
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Domenica 20 Agosto 2017, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:12
LA SFIDA
La frangia alternativa del teatro. Potrebbe essere questa la traduzione letterale del Fringe Festival (fringe in inglese vuol dire bordo, margine), evento che si dipana lungo il mese di agosto e che festosamente occupa la città di Edimburgo ormai da settant'anni, con appuntamenti dedicati al teatro, al circo, al cabaret, al musical, senza trascurare gli spettacoli per bambini. Tutto ha avuto inizio nel 1947 quando otto compagnie di teatranti provano ad esibirsi al Festival Internazionale di Edimburgo, appena nato, senza però essere state inserite nel programma ufficiale. La loro richiesta viene rifiutata. Per tutta risposta, invece di tornarsene a casa con le pive nel sacco, decidono di andare in scena comunque, solo che lo fanno fuori dalle sedi ufficiali. È questo il momento in cui nasce il Fringe Festival.
L'EVOLUZIONE
E il 2017 segna il settantesimo anniversario di una sfida vinta: ad oggi il Fringe di Edimburgo (ma ci sono edizioni italiane) è il più grande Festival artistico del mondo. Da otto, oggi parliamo di più di 2000 spettacoli che hanno luogo in città in meno di un mese all'interno di teatri e locali, ai quali si aggiungono gli oltre 4000 a cui si può assistere per strada, a qualunque ora del giorno e della notte. Per mantenere lo spirito del 1947, a nessun artista viene negato l'ingresso, il Fringe è un Festival senza giuria e senza commissione selezionatrice. Ragione per cui spesso vengono presentate opere sperimentali, che potrebbero non essere ammesse in altre rassegne.
Numeri da capogiro: nel 2012 sono stati 47 i Paesi che hanno partecipato, mentre nel 2016 ci sono stati 3.269 spettacoli con ben 50.266 messe in scena all'interno di 294 sedi. La maggior parte delle performance si svolgono sul Royal Mile, la strada della città vecchia che collega il Castello di Edimburgo all'Holyrood Palace. L'Italia non manca all'appello, presentando spettacoli teatrali, cabaret e concerti.
STILE PIAZZOLLA
Oggi alle 13 al Valvola & Crolla si esibiscono Luca Villani alla chitarra e Sinziana Bica al violoncello nel concerto Guitarcello. I due musicisti eseguono melodie spagnole e latino americane tipiche degli anni Trenta e Sessanta, in perfetto stile Piazzolla, spingendosi fino alla Sonata del compositore brasiliano Radamés Gnattali. Fino al 28 agosto è invece in scena Echoes (ZOO) della Infallible Productions Ltd: in un futuro molto simile a quello descritto dalla serie tv Black Mirror, due uomini, seduti ad un tavolo, si ritrovano a discutere su chi e perché abbia scatenato l'ennesima guerra. In un'era di notizie false e visioni distopiche, i due alimentano i dubbi e stimolano le menti del pubblico. Il cabaret si palesa con A Tutti Frutti (CC Blooms), in cui si miscelano le arti con la storia della diva Glenda Campari - interpretata da Nina Baldini - che allestisce il primo cabaret mondiale tutto al femminile. Sempre Made in Italy la compagnia Parravicini, che da domani al 26 agosto racconta la vita di Theresa di Maggio (Greenside @ Nicholson Square), donna dell'alta società sposata con un uomo che non ama.
Oltre alle esibizioni di origine italiana, ci sono innumerevoli spettacoli internazionali, di compagnie provenienti da tutto il mondo, dal Giappone, dall'America, dalla Finlandia fino alla Cambogia.
NUOVE VERSIONI
Per chi ama la serie Trono di Spade da non perdere Thrones! The Musical, in scena fino al 28 agosto all'Assembly George Square Studios. La compagnia degli Spark Creative, che ha già sbancato il Fringe con Baby Wants Candy, torna in scena con una parodia musicale, una versione stravolta della trama della serie tv, dove le sei stagioni vengono compattate in uno show di 75 minuti fatto di canzoni, balli e follia. Gli Spark Creative assicurano aggiornamenti legati al progredire dell'ultima stagione, la settima.
Cosa può succedere ad un comico quando viene scoperto da Ken Loach e inserito nel cast della pellicola I, Daniel Blake? Questo racconta Dave Johns: I, Fillum Star al Pleasance Dome (23-27 agosto): l'attore da semplice habitué del Fringe, con un suo seguito di fedelissimi, è diventato una star internazionale. Infine tra le maggiori rappresentanti della stand-up comedy, da seguire c'è Sara Schaefer con Sara Schaefer: Little White Box (fino al 28 al Pleasance Courtyard). Autrice del Late Night with Jimmy Fallon dal 2009 al 2011, grazie al quale ha vinto un Emmy Award, la Schaefer analizza la realtà americana, subito dopo l'elezione di Trump, usando tagliente ironia e battute feroci.
 
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