Draghi della generazione Z, breaker e musical a ritmo di Tears for Fears: si balla senza confini al TorinoDanza

"Ampliare i confini", spiega Anna Cremonini, la direttrice artistica della rassegna in programma a Torino fino al 26 ottobre, "dare spazio alla creatività emergente, mantenere la vocazione internazionale, favorire i ritorni dei maestri della scena"

"Vessel", di Damien Jalet, spettacolo che inaugura il 9 settembre il TorinoDanza
di Simona Antonucci
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Domenica 28 Agosto 2022, 20:23

Le visioni arcaiche di Damien Jalet, artista franco-belga (già autore delle coreografie dell’ultimo show di Madonna e del film “Suspiria” di Luca Guadagnino), inaugurano il 9 settembre con “Vessel” il Torinodanza Festival 2022. Trentadue rappresentazioni, 13 prime nazionali, 5 coproduzioni, 14 compagnie con artisti provenienti da 16 Paesi: Albania, Belgio, Burkina Faso, Corea, Francia, Giappone, Israele, Italia, Mali, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Senegal, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia.

 

GLI OSPITI INTERNAZIONALI

«Ampliare i confini», spiega Anna Cremonini, la direttrice artistica della rassegna in programma a Torino fino al 26 ottobre, «dare spazio alla creatività emergente, mantenere la vocazione internazionale, favorire i ritorni dei maestri della scena, sostenere la produzione italiana: sono queste le strade lungo cui ci avventuriamo per affrontare la programmazione di quest’anno».

In scena, oltre a Jalet, anche Hofesh Shechter, Emanuel Gat, Alan Lucien Øyen, Salia Sanou, Gregory Maqoma, Amala Dianor, Brigel Gjoka e Rauf “RubberLegz” Yasit con William Forsythe, Eun-Me Ahn, Christian Rizzo: protagonisti internazionali del festival che insieme ad Ambra Senatore, Cristina Kristal Rizzo e ai talenti italiani emergenti Adriano Bolognino, Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti comporranno il programma di questa edizione. L’inaugurazione (il 9 settembre alle ore 20.45, alle Fonderie Limone di Moncalieri), è affidata a “Vessel”, una produzione realizzata con un cast giapponese e in collaborazione con l’artista visivo, anche lui giapponese, Kohei Nawa: in “ballo” una possibile fusione con la natura.

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L’AFRICA

Viaggio in Africa attraverso il lavoro di tre artisti: Salia Sanou originario del Burkina Faso, il sudafricano Gregory Maqoma e il senegalese Amala Dianor. Salia Sanou, artista impegnato nella difesa dei diritti civili delle minoranze, porta in scena “D’un rêve”, un po’ musical, un po’ racconto epico della storia del corpo nero e della cultura pop africana (Fonderie Limone Moncalieri, 13 – 14 settembre, ore 20.45, prima nazionale). Danzatore e coreografo di lunga e articolata esperienza, Gregory Maqoma presenta “Broken Chord”, duello musicale eseguito live dal coro Torino Vocalensemble per riflettere sulle urgenti questioni globali dei confini (Fonderie Limone Moncalieri, 27 – 28 settembre, ore 20.45, prima nazionale). Amala Dianor porta invece in scena la nuova generazione di artisti africani trasmigrati in Europa. Residente in Francia, interpreta con “Siguifin” le contaminazioni tra stili occidentali e il Sud del mondo (Fonderie Limone – Sala Grande, 13 – 14 ottobre, ore 20.45, prima nazionale). Sguardo internazionale anche con il duo composto da Brigel Gjoka e Rauf “RubberLegz” Yasit: due danzatori/coreografi accompagnati dal musicista turco Ruşan Filiztek che realizzano Neighbours, uno spettacolo di gusto minimalista e di forte portata sperimentale (Fonderie Limone Moncalieri, 16 – 17 settembre, ore 20.45, prima nazionale).

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GENERAZIONE Z

Dalla Corea arriva invece, per la prima volta a Torino, la coreografa Eun-Me Ahn con lo spettacolo “Dragons”, il drago, creatura mitica che fluttua nel tempo, seguendo i capricci e le svolte generazionali della civiltà. Il mito arcaico del drago viene esplorato da sette giovanissimi danzatori nati nell’anno 2000, la cosiddetta Generazione Z. (Fonderie Limone Moncalieri, 7 – 8 ottobre, ore 20.45, prima nazionale).

L'EUROPA

A Torinodanza anche uno spaccato della coreografia europea. Di Alan Lucien Øyen, artista norvegese, andrà in scena Story, Story, Die, un affresco generazionale. (Fonderie Limone Moncalieri, 25 – 26 ottobre, ore 20.45, prima nazionale). Emanuel Gat, coreografo israeliano da anni in Francia, presenta “LoveTrain2020”: un musical contemporaneo sulle note del gruppo britannico Tears for Fears (Fonderie Limone Moncalieri, 23 – 24 settembre, ore 20.45). Per la prima volta al Festival anche Christian Rizzo, artista francese con una forte identità visiva che propone “En son lieu”, un assolo molto particolare in cui il danzatore breakdancer Nicolas Fayol ricerca un dialogo con la Natura (Teatro Astra, 5 – 6 ottobre, ore 20.45, prima nazionale). L’edizione 2022 segna anche il ritorno di Hofesh Shechter con lo spettacolo “Contemporary Dance 2.0”, realizzato con la sua compagine giovanile, in cui esprime tutta l’energia e la potenza che caratterizza la sua storia coreografica (Fonderie Limone Moncalieri, 21 – 22 ottobre, ore 20.45).

L'ITALIA

Spazio alla produzione italiana. Il Festival proporrà il nuovo spettacolo di Damiano Ottavio Bigi, già danzatore con Pina Bausch e performer con Dimitris Papaioannou; il giovanissimo artista Adriano Bolognino, ventisettenne campano, al Teatro Carignano, il 20 settembre, con lo spettacolo “Rua da Saudade”, in cui dirige quattro coloratissime interpreti. Completano la programmazione italiana Ambra Senatore con il suo “Fuori campo”, una passeggiata performativa liberamente ispirata alla storia e alle storie delle Fonderie Limone di Moncalieri (Spazio esterno, 9 settembre, ore 19 e ore 22.15 e 10 settembre, ore 19.30 e ore 22.15) e il solo “Monumentum – the second sleep” della coreografa Cristina Kristal Rizzo interpretato dalla danzatrice giapponese Megumi Eda (Fonderie Limone Moncalieri, 1 ottobre, ore 20.45, prima nazionale).

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