Da Laetitia Casta ad Antonio Pappano: tornano la lirica e i grandi divi al Festival di Spoleto. Musica dedicata agli animali, concerto d'organo in chiesa, scienziati e artisti dal 23 giugno

Sono 500 gli artisti che si daranno il cambio nei 17 giorni di programmazione del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Dalla diva del cinema Laetitia Casta e i maestri Pappano, Hrusa e Fischer, il mago dell’elettronica Max Cooper e la star dell’organo Cameron Carpenter. Silvio Orlando, Luca Marinelli, Alessandro Baricco , Sharon Eyal, il ballerino Fernando Montano e Marie Chouinard

Spoleto, Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio
di Simona Antonucci
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Giovedì 6 Aprile 2023, 17:30

La diva del cinema Laetitia Casta e i maestri Pappano, Hrusa e Fischer. Il mago dell’elettronica Max Cooper e la star dell’organo Cameron Carpenter. Silvio Orlando, Luca Marinelli, Alessandro Baricco per la prosa, la coreografa Sharon Eyal e il ballerino del Royal Ballet Fernando Montano. Ed Enzo Cucchi, firma del manifesto... Sono 500 gli artisti che si daranno il cambio nei 17 giorni di programmazione del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. E mentre la direttrice artistica Monique Veaute (con il sottosegretario alla Cultura Mazzi, il presidente della Fondazione Sisti e la presidente della Regione Umbria Tesei) illustra il programma dei 60 spettacoli diffusi in 11 sedi, scorrono immagini di topolini, trote, scimmiette, volpi, gatti e calabroni.

 

MusicAnimalia

«Gli animali, la natura, le metamorfosi e i loro sentimenti sono i protagonisti di questa 66esima edizione», racconta Veaute, «un modo originale per parlare anche delle urgenze del nostro mondo. Un’idea nata per caso. Con il maestro Hrusa che dirigerà il concerto inaugurale in piazza Duomo il 23 sera. Abbiamo scelto musiche del compositore Janacek, compreso un estratto della Piccola volpe astuta. E dalla Volpe siamo arrivati a MusicAnimalia, tema dei concerti di Mezzogiorno. Ci siamo resi conto che da Monteverdi a Bussotti la musica è uno straordinario zoo». La musica è il cuore della rassegna «ma in tutte le sue forme, dalla sinfonica al pop, dall'Orchestra da Camera di Perugia a Lonnie Holley & Nelson Patton, Imany, Rhiannon Giddens e Francesco Turrisi», dice Veaute.

Pelléas e Mélissande

A cominciare dalla lirica che torna al Festival con Pelléas e Mélissande di Debussy, il 24 e il 25 al Teatro Menotti. «Una nuova produzione. E una lettura inusuale grazie a Fischer che curerà anche la regia». L’orchestra prenderà posto sul palco e farà parte del racconto. La scena, un bosco leggendario, sistemato su una pedana elevata, emergerà così dalle note. «Fischer sa cambiare le regole e con il regista Marco Gandini hanno rivoluzionato il sistema gerarchico dell’opera».

Il maestrp Pappano

All’orchestra di Santa Cecilia, in residenza per tre anni come la Budapest, il compito di aprire e chiudere la rassegna. E dopo Hrusa, sarà Pappano, il 9 luglio a piazza Duomo con la natura che pervade la Sinfonia n.1 di Mahler, il protagonista del gran finale. Nel mezzo una maratona di appuntamenti in teatri chiese, piazze. «I nostri fine settimana si sono allungati», spiega la direttrice, «cominciamo anche il mercoledì e a volte finiamo di lunedì. Per arrivare, l’anno prossimo, ad avere una programmazione tutti i giorni».

Santa Maria degli Angeli di Assisi

Più giorni e più sedi: «Sono appassionata del suono dell’organo e grazie all’ospitalità dei frati di Assisi faremo un concerto di musica sacra a Santa Maria degli Angeli con Cameron Carpenter, genio che ha scombussolato il modo di suonare Bach».
Quindi i grandi interpreti per il teatro: Laetitia Casta, in una delle sue rarissime apparizioni sul palco, nelle vesti della pianista Clara Haskil «donna trasgressiva e geniale, amica di Charlie Chaplin», e Alessandro Baricco che porta in scena Tucidide, pagine legate a conflitti ateniesi «e di tutti i tempi», con Stefania Rocca e Valeria Solarino, accompagnate dalle musiche di Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e dei 100cellos «saranno loro la scenografia».

Luca Marinelli

E poi Leonardo Lidi affronta Zio Vanja nella sua seconda tappa della trilogia su Čechov, Antonio Latella mette alla prova gli allievi della Accademia Silvio d’Amico con un omaggio a Massimo Binazzi, Luca Marinelli e Fabian Jung che interrogano la scimmia di Kafka, Silvio Orlando è interprete in Ciarlatani da Los Farsantes del drammaturgo spagnolo Pablo Remon. Sergio Blanco approda al Festival con la sua Divina Invención mentre prosegue il progetto con i detenuti del carcere di Giorgio Flamini per un “sogno” shakespeariano e le iniziative speciali sul “Mondo che non c’è”.

La danza

E il ricco calendario della danza. Il progetto di Benjamin Millepied con Alexandre Tharaud, che vede il ritorno del coreografo alla danza in assolo, si accompagna a due nuove produzioni firmate Sharon Eyal – Gai Behar, Into the Hairy con i costumi Christian Dior Couture, e Marie Chouinard con il nuovo «M». Al Teatro Romano arriva Marco Goecke mentre l’étoile Fernando Montano reinterpreta le metamorfosi kafkiane con un gala di danza. L’innovativo duo Jonas&Lander gioca la sua carta bianca con tre spettacoli. 

Lo scienziato Stefano Mancuso

Musica intrecciata con la matematica in “Tutto è numero”, progetto interdisciplinare a cura della Fondazione Carla Fendi. E scienza con Stefano Mancuso, tra i più grandi studiosi al mondo di botanica, in grado di dimostrare che le piante sono dotate di intelligenza. E chiude così il cerchio magico del festival dei Due Mondi: arte e natura. Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte e mostre. L’artista Enzo Cucchi firma il manifesto ufficiale della sessantaseiesima edizione. Si rinnova il percorso espositivo Sulle tracce di Gian Carlo Menotti che racconta la storia del Festival attraverso il patrimonio di costumi, oggetti, fotografie e documenti provenienti dall’archivio storico del Festival e dal progetto di valorizzazione del patrimonio immateriale.

La Rai

Prosegue il sodalizio con Rai Per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione aderendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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