Con un supermercato “fatto ad arte” in platea, nel teatro Sociale di Trento riparte lo spettacolo dal vivo

Il teatro Sociale di Trento con l'installazione Interim Measure dell'artista Anna Scalfi Eghenter
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Domenica 25 Aprile 2021, 17:54

Sono passati ormai più di cinque mesi da quando il Teatro Sociale di Trento ha ospitato la sua ultima rappresentazione aperta al pubblico.  In questo periodo di incertezza e di vuoto, il Centro Servizi Culturali S. Chiara, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa, ha voluto però lanciare un segnale, ospitando all’interno del “Sociale” un’opera dell'artista Anna Scalfi Eghenter, che propone una nuova "misura temporanea" giustificata dal periodo emergenziale.

Dai primi giorni della pandemia il supermercato è stato il luogo dove poter soddisfare i propri bisogni essenziali, il luogo simbolo di una possibile continuità. Le misure di sicurezza, per più di un anno, (la riapertura è prevista il 26 aprile in zona gialla, con limitazioni sul numero degli spettatori) hanno previsto la chiusura dei teatri vietando lo spettacolo dal vivo a scapito della fruizione culturale e del riconoscimento di un intero settore, di cui è stata decretata di fatto la non essenzialità. Il progetto “Interim Measure” (Misura Temporanea) (2021) di Anna Scalfi Eghenter, consiste nell'installazione di un supermercato dentro gli spazi di uno storico teatro all'italiana, rispettando le medesime norme di sicurezza previste per gli esercizi commerciali durante una emergenza sanitaria, e adeguando il contesto artistico al dettato normativo formale. Le persone entrano come fruitori dell’opera proposta, per l'acquisto di beni riconosciuti essenziali. 

Interim Measure

“Interim Measure” (2021) di Anna Scalfi Eghenter è una macchina scenica attivabile con la modalità concessa di “spettacolo dal vivo”. Il dispositivo consiste nell'allestimento di un esercizio commerciale per la vendita di beni essenziali nello spazio del teatro, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza richieste. L'analisi giuridica definisce la scelta di spazi, prodotti e partner autorizzati, per l'ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, su un piano formale, e consentano la presenza di fruitori esterni. Lateralmente agli scaffali installati sono apposte delle guarnizioni in continuità con il decoro dei palchi per forma e colore: strutture mimetiche disposte rispettando l'andamento della pianta, lasciando larghi spazi di passaggio per un numero limitato di clienti. L’ingresso è fornito di presidi sanitari e specifiche misure di sicurezza cui adempiere prima di entrare.

Anna Scalfi Eghenter

Ogni dettaglio tipico dell’interfaccia organizzativo di un esercizio commerciale, viene tradotto nella modalità compatibile con l'esperienza di essere parte di uno spettacolo dal vivo, l'unico concesso, in veste di acquirenti.

Anna Scalfi Eghenter (1965) usa la pratica artistica come uno strumento per intervenire nel laboratorio del reale. La formazione sociologica orienta la sua ricerca verso una sperimentazione organizzativa che incrocia le regole del campo con i confini dell’agire concesso. Artista indipendente, include nel lavoro l'intero processo di costruzione, rapportandosi al territorio, alla produzione e alle dinamiche di fruizione come elementi costitutivi del progetto stesso. PhD Studi Manageriali alla Essex Business School, MSc Sociologia all'Università di Trento, MFA all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d’Amico" e all'Accademia di Belle Arti di Brera.

I MUSEI

I suoi lavori sono stati presentati anche alla 16° Quadriennale d'Arte di Roma, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, MAMBO Museo d'Arte Moderna di Bologna, Biennale Democrazia Torino, MAG Museo Alto Garda, Kadist Art Fondation Paris, Reale Accademia di Spagna a Roma, Palais de la Bourse a Bruxelles, Fondazione Galleria Civica di Trento, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene, MART - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Manifesta7 parallelevents. E all'Università di RomaTre, LUISS Business School, Università di Palermo, Università di Pisa, Università degli Studi di Torino, Libera Università di Bolzano, FBK Fondazione Bruno Kessler, Università di Venezia Ca’ Foscari, Akademia Pedagogiczna Krakow, Freie Universität Berlin, ESCP-EAP Paris, Università degli Studi di Trento.

CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA

Il Centro servizi culturali S. Chiara che ha sostenuto il progetto è un ente pubblico economico, istituito con la legge provinciale 18 novembre 1988, n. 37 (Istituzione del Centro servizi culturali S.Chiara), che funge da strumento della Provincia per la programmazione e il coordinamento delle attività di spettacolo sul territorio provinciale, anche con il coinvolgimento di soggetti costituiti in reti culturali territoriali, con la promozione dell'offerta culturale e con la produzione di iniziative e di spettacoli nelle strutture a esso affidate. Realizza manifestazioni e iniziative promosse da soggetti pubblici e privati, comprese le iniziative culturali di rilevanza provinciale richieste dalla Provincia. Il Centro, anche al di fuori delle strutture direttamente gestite può organizzare, su incarico di soggetti pubblici e privati, specifiche attività culturali.

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