Facciamo luce sui teatri, dal Goldoni di Venezia al Mercadante di Napoli: adesioni in tutta Italia all'iniziativa del 22 febbraio contro la chiusura delle sale

Gabriele Lavia il 22 febbraio al Vascello per "Facciamo luce sui teatri"
di simona antonucci
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Sabato 20 Febbraio 2021, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 16:42

Facciamo luce sul teatro, almeno per una sera. Quella del 22 febbraio. E' l'iniziativa lanciata da U.n.i.t.a. - Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo per lunedì prossimo, a un anno dalla prima chiusura dei sipari causa pandemia.  L'invito è a illuminare e tenere aperti gli edifici dalle 19.30 alle 21.30. E continuano ad aumentare le adesioni di palcoscenici piccoli e grandi, pubblici e privati, da tutta Italia, dalla Fondazione Donizetti di Bergamo, al Goldoni di Venezia, dalla Pergola di Firenze al Franco Parenti e l'Elfo Puccini di Milano, dal Mercadante, San Ferdinando e Diana di Napoli all'Argentina e Vascello di Roma e lo Stabile di Catania.  A luci spente ormai da lunghi mesi, per una sera torna la vita, in nome delle migliaia di artisti, tecnici e maestranze senza lavoro e con le stagioni bloccate da un anno. 

LA PROTESTA DEL 23

Per il 23 febbraio, i “Professionisti Spettacolo e Cultura - Emergenza Continua” e la Rete Intersindacale “RISP” hanno indetto una mobilitazione nazionale del mondo della cultura e dello spettacolo in più di venti città italiane, con l’adesione di più di 70 realtà.


Ma la notte prima delle manifestazioni di protesta, i teatri torneranno per qualche ora a essere illuminati. Ciascuno con modalità differente. A Bergamo ha deciso di aderire la Fondazione Donizetti che aprirà i portoni e accenderà le luci del teatro Donizetti e anche del Sociale in città Alta, e ha chiesto ai «cittadini di testimoniare la propria vicinanza, passando davanti al Teatro Donizetti per lasciare una traccia scritta di un proprio pensiero».

A Roma, luci sul Teatro Argentina, sul Brancaccio che proietterà immagini dei suoi spettacoli, la Sala
Umberto. Il Teatro Vascello resta simbolicamente illuminato e aspetta il suo pubblico: per l'occasione e in via del tutto eccezionale Gabriele Lavia reciterà per il pubblico presente all’esterno del teatro: «C'è grande tristezza», dice l'attore. Sempre dalla Capitale arriva l'adesione del teatro Off/Off di via Giulia: il direttore Silvano Spada, invita gli artisti, il  pubblico e i professionisti che hanno accompagnato in questi anni il lavoro dell’Off/Off Theatre, di lasciare fogli di carta manoscritti, testimonianza fisica di una mancanza che non fa ancora rumore.

A Milano il teatro Menotti ha organizzato «un presidio artistico all'ingresso del nostro teatro, dove attori ed operatori dello spettacolo leggeranno alcune delle tante testimonianze che abbiamo raccolto con il contest “Voci Sospese”, dedicato proprio alla mancanza dei teatri dopo un anno di chiusura». Hashtag dell'appuntamento '#pernonchiuderemaipiù'.

Andrée Ruth Shammah

Anche il teatro Filodrammatici a Milano ha deciso di allestire un desk all'ingresso dove gli spettatori potranno lasciare un messaggio. L'Elfo Puccini ha invece ideato una doppia iniziativa: sui grandi schermi di corso Buenos Aires lancerà il messaggio «Il teatro aspetta i vostri PENSIERI, il teatro aspetta i vostri APPLAUSI, il teatro aspetta le vostre RISATE il teatro aspetta le vostre PASSIONI, il teatro aspetta le vostre EMOZIONI».

Dalle ore 18.30 alle 19.00 gli attori dell'Elfo in diretta facebook dal foyer del teatro manderanno le loro testimonianze con letture degli spettacoli Verso Tebe e Angels in America. «I teatro milanesi danno la loro adesione» ha aggiunto la regista Andrée Ruth Shammah, anima del Parenti.

Mobilitato anche il Teatro Pergolesi di Jesi che chiede in occasione dell’iniziativa, di testimoniare la propria vicinanza con un messaggio sui canali social della Fondazione Pergolesi Spontini. Può trattarsi di una breve riflessione su questo anno senza teatro, un pensiero o semplicemente una suggestione.

ILLUMINAZIONE DI GALA A TRIESTE

Compatti i teatri del Friuli Venezia Giulia, dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine, al Teatro Verdi Pordenone, all'Ente Regionale Teatrale FVG: illuminazione di gala sulla facciata del Politeama Rossetti di Trieste e davanti all’ingresso principale chiunque vorrà passare potrà lasciare al personale del teatro un messaggio scritto, di riflessione su questi mesi senza spettacoli o di speranza per la riapertura. Nello spazio esterno saranno diffuse inoltre suggestioni sonore: le voci di grandi personalità, protagoniste allo Stabile – fra gli altri Giorgio Strehler, Vittorio Gassman, Omero Antonutti, Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti – e alcuni brani tratti dai più amati musical ospitati al Politeama.

Il Teatro di Napoli manifesta solidarietà ad artisti, operatori, tecnici e maestranze in difficoltà illuminando il Mercadante e il San Ferdinando.   

«Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, storicamente poco tutelati, sono tra quelli che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti della pandemia sul lavoro», spiega sui social la presidente di U.n.i.t.a., Vittoria Puccini. «La notizia del blocco del nuovo decreto Ristori», dice, è solo l'ennesimo
macigno su lavoratori «che si troveranno da un momento all'altro senza alcuna forma di sostegno».  «Il teatro, inteso anche come luogo fisico - dice Valter Malosti, attore, regista e direttore del Tpe - deve tornare ad avere una funzione sociale all'interno della città. Deve recuperare il suo ruolo di servizio alla comunità. Tornare ad essere un'agorà».

SIAE E AGIS

Dalla Siae, il diario di un bollettino di guerra: gli eventi ridotti del 69,29%, gli ingressi crollati del 72,9%.
Gli ultimi dati diffusi dall'Agis fotografano il disastro: per il teatro di prosa, sono oltre 142 i milioni andati in fumo al botteghino nel 2020. La lirica perde quasi 79 milioni (-74%) e la danza 26  (-78%).  E il presidente Carlo Fontana, ha chiesto di
 «avere una data chiara e sostegno per la riapertura di teatri e cinema, come categoria chiederemo un immediato incontro al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini».

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