Quando l'opera finisce in “corsia”: al Massimo di Palermo omaggio lirico ai medici

La Turandot di Fabio Cherstich e AES+F al Teatro Massimo di Palermo
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Venerdì 29 Maggio 2020, 19:57

Venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 maggio il Teatro Massimo rende omaggio al personale sanitario che in questi lunghi mesi è stato protagonista, nelle corsie degli ospedali, della battaglia non ancora del tutto vinta per fronteggiare il dilagare del coronavirus.
 

 

E in attesa di riaprire al pubblico le porte del teatro, propone sulla webTv un programma originale di arie d’opera dal titolo “Dica, anzi canti 33. Percorsi a tema: medici e infermieri nelle corsie dell’opera tra farmaci e pozioni”.

Seguendo il filo rosso che attraversa alcuni degli spettacoli più belli prodotti dal Teatro negli ultimi anni, troviamo un vasto repertorio di discendenti di Ippocrate, veri o presunti: dal medico di famiglia Dottor Malatesta del Don Pasquale di Donizetti, a quello che assiste al delirio sonnambulo di Lady Macbeth nel Macbeth di Verdi con la regia di Emma Dante, dai finti medici del Barbiere di Siviglia di Rossini e di Così fan tutte di Mozart al dottor Dulcamara dell’Elisir d’amore.

Ma ci sono anche quei casi in cui è la visione del regista a far indossare il camice ai personaggi in scena, come è avvenuto per Liù nella Turandot di Fabio Cherstich e AES+F e anche ne La mano felice / Il castello del principe Barbablù nell’allestimento di ricci/forte.

Il percorso musicale si conclude con il medico forse più famoso di tutti: il dottor Grenvil ne La traviata di Giuseppe Verdi, proposta al Teatro Massimo nel 2019 con la regia di Mario Pontiggia.

L’ideazione e il coordinamento di “Dica, anzi canti 33” sono di Gery Palazzotto, la consulenza musicale e i testi sono di Angela Fodale, l’editing di Davide Vallone e la regia televisiva di Antonio Di Giovanni. Non resta che collegarsi a http://www.teatromassimo.it/teatro-massimo-tv-567/

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