Con Daniele Gatti sul podio, Les vêpres siciliennes di Verdi inaugurano il Costanzi

Il maestro Daniele Gatti
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Venerdì 29 Novembre 2019, 21:33
La stagione lirica 2019-2020 del Teatro dell’Opera di Roma sarà aperta, il 10 dicembre 2019 (ore 18) da Les vêpres siciliennes, un’opera che manca dal nostro teatro dal gennaio 1997, quando fu per la prima volta eseguita al Costanzi nella lingua originale, come avverrà anche in questa occasione (le precedenti tre versioni, 1940, 1956 e 1964 furono eseguite in italiano).

Direttore de Les vêpres siciliennes sarà Daniele Gatti, che inaugura la stagione lirica e anche il suo nuovo ruolo di direttore musicale della Fondazione capitolina. Il maestro Gatti salirà poi sul podio del Costanzi in altre tre occasioni, per I Capuleti e i Montecchi di Bellini in gennaio e, in ottobre, per The Rake’s Progress e per l’ Oedipus rex di Stravinskij.

La regia del nuovo allestimento dei Vêpres siciliennes è affidata a Valentina Carrasco, già apprezzata dal nostro pubblico per una sua Carmen a Caracalla (2017). La scenografia sarà opera del francese Richard Peduzzi, celebre, tra gli altri lavori, per il Ring realizzato da Boule/Chéreau a Bayreuth nel 1976. Il maestro Peduzzi debutta in questa occasione a Roma, dove ha in passato diretto l’Accademia di Francia fra il 2002 e il 2008.

Le luci saranno di Peter van Praet e i costumi di Luis F. Carvalho. Le coreografie del balletto “Le quattro stagioni”, parte integrante del terzo atto di questo grand-opéra, saranno di Valentina Carrasco e Massimiliano Volpini.

Tra i principali interpreti Roberto Frontali nel ruolo di Guy de Montfort in alternanza con Giorgio Caoduro (17 dicembre), Dario Russo in quello de Le sire de Béthune. Hélène sarà cantata da Roberta Mantegna e Anna Princeva (17 dicembre); la prima è nata nel progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma ed ha già intrapreso una brillantissima carriera internazionale.

Nel cast ci saranno anche John Osborn e Giulio Pelligra (17 dicembre) nel ruolo di Henri, Michele Pertusi e Alessio Cacciamani (17 dicembre) in quello di Jean Procida, Francesco Pittari (Daniéli), Saverio Fiore (Thibault) e Alessio Verna (Robert). Dalla seconda edizione del progetto “Fabbrica” vengono Andrii Ganchuk, che interpreta Le comte de Vaudemont, e Irida Dragoti, Ninetta.

Les vêpres siciliennes (1855) è la prima opera scritta da Verdi espressamente per Parigi, la piazza teatrale più ambita da un compositore dell’epoca. Lo spunto storico è quello del moto antifrancese, che nel 1282 si allargò da Palermo a tutta la Sicilia e che avrebbe generato una serie di guerre terminate solo novant’anni dopo.

Il soggetto consentiva vaste scene di massa, quadri grandiosi e danze, elementi tipici del grand-opéra parigino. In questa dimensione spettacolare Verdi ha saputo disegnare quello che maggiormente caratterizza il suo teatro: il contrasto fra il ruolo “politico” dei vari personaggi (molti dei quali protagonisti della reale vicenda storica) e quello intimo delle loro vicende sentimentali.

Origine del moto siciliano era stata un’offesa da parte di un militare francese a una nobildonna palermitana, ma l’ampia rivolta contro lo straniero oppressore che ne seguì, forniva un eccellente spunto a tematiche risorgimentali. Non a caso la censura si mosse e, per la prima italiana avvenuta a Parma nel dicembre dello stesso 1855, l’opera ebbe il titolo cambiato in Giovanna di Guzman con l’azione spostata da Palermo al Portogallo.

Dopo la “prima” di martedì 10 dicembre (ore 18), trasmessa in diretta da Rai Radio3 e ripresa da Rai5, su cui andrà in onda giovedì 5 marzo 2020, Les vêpres siciliennes di Verdi sarà replicata venerdì 13 (19), domenica 15 (ore 16.30), martedì 17, (ore 19), giovedì 19 (ore 19) e domenica 22 (ore 16.30).

Anche nella nuova stagione 2019-20 proseguono al Costanzi gli appuntamenti che precedono le “prime”.
Sabato 7 dicembre, alle ore 18, ci sarà l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni. Lunedì 9 dicembre, alle ore 20, ci sarà la “Lezione di Opera” tenuta dal maestro Giovanni Bietti. Aperta a tutti nasce per soddisfare domande e curiosità del pubblico che viene accompagnato verso la comprensione dell’opera con un linguaggio semplice e accessibile, con l’ausilio di un gran numero di esempi musicali sia dal vivo, che registrati. 
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