Biennale di Venezia/Ballerini sulle zattere, musica a San Marco, Asia Argento voce per Alda Merini: musica, teatro e danza senza confini

Il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto con i curatori McGregor, Ronchetti, ricci/forte
di Simona Antonucci
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Giovedì 7 Aprile 2022, 18:35

Ballerini su zattere in navigazione verso l’Arsenale, in omaggio a Piazza San Marco Event, la coreografia di Merce Cunningham che 50 anni fa si fece spazio tra i turisti nel cuore della Laguna. Sperimentazioni sonore dentro la Biblioteca Marciana, nella sala che Sansovino progettò per la “pubblica libreria” sognata da Petrarca.

Leone d’oro Battistelli

Le odissee dei migranti e la migrazione di un corpo, i viaggi di Julius Verne con le note del Leone d’oro Battistelli che “muovono” la nostra quotidianità tradotta in immagini, ricerche sonore con il pubblico in lettini da campo e spettacoli “fuori orario” con Asia Argento e Sonia Bergamasco, Galatea Ranzi insieme con le attrici della Silvio D’Amico impegnate con i testi di Alda Merini in serate spettacolo che terminano in convivi.

600 artisti e 170 spettacoli

Sono 600 gli artisti in arrivo da tutto il mondo tra giugno e settembre per gli oltre 170 appuntamenti con le arti dal vivo della Biennale di Venezia, pensati dagli autori e registi Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) per il 50esimo Festival Internazionale del Teatro (24 giugno 3 luglio), dal coreografo britannico Wayne McGregor per il 16esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea (22 31 luglio), dalla compositrice Lucia Ronchetti per il 66esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea (14 25 settembre).

Wayne McGregor

Tre calendari senza frontiere, che esplorano le diverse discipline, «attingendo a stimoli che scaturiscono da una miriade di fonti», spiega Wayne McGregor, curatore della sezione Danza, inglese, 52 anni, Laurence Olivier Award, che ha intitolato questa edizione, Boundery Less, senza confini. «Per esaltare gli scambi, le metamorfosi e le trasformazioni, senza limiti di esplorazione.

Anche perché i confini fisici spariscono con la stessa velocità con cui vengono ridisegnati quelli geografici. E il fare arte è l’atto attraverso cui si superano le barriere».

San Rocco

“Out of stage” è il programma di Lucia Ronchetti che ambienta la musica di oggi (producer di musica elettronica e compositori di teatro musicale) «nei luoghi storici, da San Rocco al teatro Goldoni, per intrecciare la tradizione con il futuro», dice la compositrice romana, «La volontà è quella di tratteggiare una larga prospettiva del teatro musicale contemporaneo, sfruttando tecnologie e multimedialità con realtà virtuale e aumentata insieme al suono».

Mentre è rosso, “Rot”, il filo che lega il calendario di ricci/forte, «un viaggio nel teatro contemporaneo in questo tempo di barbarie, sperando di attivare una qualche condivisione, mentre certezze e geografie, tutto esplode». Palco in rosso «non quello della passione o seduzione, ma quello del graffio». Saranno a Venezia per il teatro, fra gli altri, Asia Argento e Sonia Bergamasco, interpreti dei versi di Alda Merini sul paesaggio sonoro di Demetrio Castellucci; per la danza Sasha Waltz, Sidi Larbi Cherkaoui, Hofesh Schechter, Marco Goecke, Marcos Morau, Aszure Barton, Sharon Eyal, sette importanti coreografi per i sette peccati capitali interpretati dalla Gauthier Dance; per la musica Klein, vocalist e polistrumentista anglo-nigeriana, che compone collage sonori tra il R&B e l’elettronica più sperimentale (per l’etichetta di musica classica Pentatone), Yvette Janine Jackson, esponente di punta dello sperimentalismo afro-diasporico con le sue “radio opere” sulla storia di oppressione e le cronache brucianti degli afroamericani, e Helena Tulve, che prosegue la ricerca compositiva di Arvo Pärt e per Venezia ipotizza la creazione di una nuova forma di sacra rappresentazione contemporanea.

Saburo Teshigawara

E poi i Leoni d’oro alla carriera del Teatro Christiane Jatahy, della Danza Saburo Teshigawara, della Musica Giorgio Battistelli e i Leoni d’argento Samira Elagoz (Teatro), Rocío Molina (Danza), Ars Ludi (Musica). Battistelli per la Biennale propone una nuova produzione di Jules Verne eseguita dai performer del Leone d’Argento Ars Ludi, per la serata inaugurale a La Fenice. «Una fantasia da camera in forma di spettacolo per tre performer che suoneranno e vivranno», spiega Ronchetti, «nelle strutture concepite dal compositore».

Milo Rau

E ancora: il teatro militante di Milo Rau, la tecnologia performativa made in New York di Caden Manson, gli attori-rifugiati di Christiane Jatahy; l’artista britannica Tacita Dean (dai Young British Artists alla Royal Academy of Arts) per il film d’arte che è ultima testimonianza di Merce Cunningham, il pioniere dell’arte digitale Tobias Gremmler, creatore di spazi virtuali (anche per i video di Björk), i danzatori indigeni e non della compagnia interculturale australiana Marrugeku; il compositore Paolo Buonvino, fra opere multimediali e colonne sonore per il cinema (G. Muccino, N. Moretti, P. Veronese), l’audio visual multimedia artist Alexander Schubert, capace di mettere insieme Ircam e club culture, avanguardia e stili pop, i compositori nativi americani con il progetto dello Shenandoah Conservatory.

Biennale College

Ad alimentare la comunità di artisti ci saranno poi i giovani di Biennale College in residenza a Venezia, con progetti pensati con loro e per loro, parte integrante dei Festival. Sono oltre 900 le domande di partecipazione pervenute da tutti i continenti ai bandi di Biennale College Danza Musica e Teatro per il 2022. «Biennale si apre ai giovani artisti che già sanno di esserlo, una straordinaria opportunità per inserirli in un circuito internazionale, con giovani che vengono da tutto il mondo. Molti infatti hanno trovato prospettive lavorative e molti hanno visto rappresentati i loro sforzi», spiega il presidente della Biennale Roberto Cicutto illustrando il progetto che verrà sostenuto dal ministero della Cultura «con un finanziamento a valere sul Fondo complementare al Pnrr, da quest’anno a tutto il 2026, per la crescita di Biennale College dedicato a danza, musica e teatro».

Biennale Arte

In vista della prossima inaugurazione di Biennale Arte, dal 23 aprile Cicutto aggiunge «Pensavamo di aprire nella gioia, purtroppo la sceneggiatura della vita ci porta in un momento complicato per il mondo. Abbiamo sempre accolto le criticità considerando la Biennale il luogo della diplomazia culturale. Ma questa volta non ci sarà dialogo con chi aggredisce. Alla Biennale Arte che sta per aprire, gli artisti ucraini ci saranno, mentre il Padiglione russo sarà chiuso».

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