La nuova coreografia di Akram Khan, “Outwitting the Devil”, al Pompeii Theatrum Mundi

Outwitting the Devil di Akram Khan
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 22:04
Forte del grande successo di pubblico riscontrato nel corso delle prime tre edizioni e consacrato ormai tra gli appuntamenti di punta dell’estate italiana dei festival, dal 18 giugno all’11 luglio 2020 torna Pompeii Theatrum Mundi, la rassegna di drammaturgia antica promossa dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e dal Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia, che giunge alla sua quarta edizione.

Secondo un articolato calendario, tra il 18 giugno e l’11 luglio 2020, sul palcoscenico del Teatro del II sec. a.C. del Parco di Pompei, andrà in scena il quarto ciclo di spettacoli con tre prime assolute e una esclusiva italiana, proposte al pubblico nella sorprendente atmosfera del più bel sito archeologico del mondo.

Si parte il 18 giugno con il debutto in prima assoluta di Antigone di Jean Anouilh, nella messa in scena firmata da Luca De Fusco, che avrà tra i protagonisti Eros Pagni, Gaia Aprea, Paolo Serra, in replica il 19 e 20 giugno. 

Il 25, 26 e 27 giugno l’atteso debutto in prima assoluta della Medea di Seneca con la regia del maestro russo Andrey Moguchy. Per la prima volta nella sua carriera Moguchy dirigerà, per questa Medea che ha definito un “dramma in opera”, un cast di attori italiani, con la cantante lirica georgiana Nana Tatishvili. 

Il 2 luglio, con repliche il 3 e il 4, terzo debutto in prima assoluta con il Plutus (In ricchezza e in povertà), di Eduardo Erba ispirato a Aristofane, con la regia di Alfonso Postiglione. 

Ultimo appuntamento della rassegna, il 10 e 11 luglio, l’esclusivo debutto italiano del nuovo spettacolo del grande coreografo anglo-bengalese Akram Khan, Outwitting the Devil, presentato con enorme successo di pubblico e di critica la scorsa estate al festival di Avignone. Sei danzatori ai quali Khan affida il suggestivo racconto di un frammento delle dodici tavolette d’argilla che insieme formano uno dei capolavori della letteratura mondiale, di origine sumera, qual è L’Epopea di Gilgamesh.

Nello specifico lo spettacolo si concentra su un violento capitolo dell’infanzia di Gilgamesh, letto e ricordato da sé stesso più vecchio e morente. Le musiche originali sono firmate dal napoletano Vincenzo Lamagna, acclamata star della scena musicale internazionale.
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teatrostabilenapoli.it 
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