"Una semplice domanda" di Alessandro Cattelan arriva su Netflix: «Non ho paura di condurre l'Eurovision, con Vialli nessuna retorica»

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Martedì 15 Marzo 2022, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 19:55

La schiettezza di Gianluca Vialli nel raccontare un periodo così difficile della sua vita porta lo spettatore a riflettere, e a porsi domande, come ha fatto Alessandro Cattelan in Una semplice domanda, primo docu-show italiano di Netflix, in 6 episodi, di cui Cattelan è autore e protagonista. L’idea nasce in una sera d’estate da una riflessione di Alessandro Cattelan in risposta ad una domanda, solo in apparenza semplice, di sua figlia Nina: - Papà, come si fa a essere felici? Ed è proprio la ricerca di risposte che ha portato Cattelan a viaggiare, in Italia e all’estero confrontandosi e condividendo esperienze uniche con i suoi compagni di viaggio: Roberto Baggio, Geppi Cucciari, Elio, Francesco Mandelli, Paolo Sorrentino e Gianluca Vialli. In uscita il 18 marzo su Netflix.

«La serie non ha un obiettivo, non è un manuale per aiutare le persone a essere più felici, perché non abbiamo la possibilità, è una serie molto egoista, fatta per me stesso. Le domande della serie sono reali, sono pensieri a cui penso in continuazione, questa serie non ha messo nessun punto, è stata una bella opportunità di allargare le domande oltre la mia cerchia di familiare. È una serie di domande, non di risposte». Prosegue Cattelan: «Non ho paura di condurre Eurovision, quello è cento per cento piacere e divertimento, è solo gioia. Buttarmi da un ponte facendo bungee jumping rimane una delle mie più grandi paure». (Servizio a cura di Eva Carducci)

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