I SOTTERRANEI
Come la labirintica «finta» tomba etrusca, riscoperta durante i lavori di restauro dell’edificio (probabile luogo di riunioni massoniche) e che entro l’anno potrebbe aprire al pubblico. Memoria dei Torlonia traghettata all’epopea fascista, il Casino divenne residenza di Benito Mussolini, cui si deve il circuito del bunker e cantine rifugio antiaereo, dove in questi giorni fervono i lavori di allestimento per l’apertura dopo l’estate con la gestione del Centro speleo archeologico Sotterranei di Roma. Proprio nel Casino Nobile vengono proiettati i filmati d’epoca (dell’Istituto Luce) che ritraggono la famiglia del duce nella villa, tra cui il matrimonio tra Edda e Galeazzo Ciano. E sempre dal Casino parte il tunnel sotterraneo che corre fino al Casino dei Principi, dove si stanno dando gli ultimi ritocchi all’Antiquarium. È qui che sfilano pezzi segreti della collezione secolare: reperti archeologici rinvenuti durante scavi nell’area, o manufatti che echeggiano i fasti dei Torlonia. Un nuovo spazio che si svelerà a breve. Imperdibile, poi, nelle sale favoleggianti del neorinascimentale Casino dei Principi è ora la deliziosa mostra dedicata a Paolo Antonio Paschetto, sommo maestro delle arti applicate e dell’illustrazione grafica (suo l’emblema della Repubblica italiana), arrivato a Roma dalle valli valdesi, formatosi sotto l’influenza internazionale dell’Art Déco. Una creatività espressa nelle vetrate e nei murales a tempera della chiesa Valdese di piazza Cavour, così come negli stessi decori della Casina della Civette. Un talento che viene ora testimoniato anche da un repertorio di documenti inediti usciti per la prima volta dall’archivio degli eredi. E il gusto della sorpresa vien passeggiando, tra ruderi di un romanticismo inglese e il capriccio del teatro di corte fresco di apertura.
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