Torna a splendere la statua di Marsia, scoperta nel Parco degli Acquedotti

Torna a splendere la statua di Marsia, scoperta nel Parco degli Acquedotti
di Laura Larcan
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Mercoledì 17 Dicembre 2014, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 22:28
È stata una scoperta di quelle che fanno battere forte il cuore. Era il 2009, durante gli scavi nel Parco degli Acquedotti, presso la cosiddetta Villa delle Vignacce. A guidare le indagini, Darius Aryia, il direttore dell’American Institute for Roman Culture, grazie alla convenzione con la Sovrintendenza capitolina. Ricoperta da uno strato di terra sabbiosa mista a detriti con numerosi frammenti di marmo, venne alla luce adagiata sul pavimento a mosaico di un piccolo ambiente di quella che viene ormai interpretata come la villa di Quinto Servilio Pudente, nella sua fase del II secolo dopo Cristo.



Oggi, la straordinaria statua di Marsia, il satiro che aveva osato sfidare Apollo in una gara musicale, torna a risplendere alla fine del restauro, esposta eccezionalmente ai Musei Capitolini, accanto al Marsia degli Horti di Mecenate nel Palazzo dei Conservatori. Resterà qui fino al primo febbraio, quando sarà trasferita alla Centrale Montemartini per la sua collocazione finale.



Il fortunato rinvenimento nel suburbio di Roma Sud, che ha riportato alla luce questa nuova statua, in prezioso marmo policromo, raffigura il satiro nel momento del supplizio quando, appeso all’albero, subisce la feroce punizione inflittagli da Apollo, vincitore della gara musicale nella quale il superbo Marsia ha osato sfidare il dio. Pulita da millenni di interri, la statua ha svelato ora consistenti tracce di colore rosso (ocra rossa) sulla parte centrale e inferiore del tronchetto. Costo dell’operazione, 25mila euro.
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