Springsteen, posti quasi esauriti al Circo Massimo. E i bagarini vendono i biglietti a mille euro

Springsteen, posti quasi esauriti al Circo Massimo. E i bagarini vendono i biglietti a mille euro
di Marco Molendini
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Martedì 23 Febbraio 2016, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 09:38


Caccia a Springsteen, boss dalle uova d'oro. Nonostante le minacce, le precauzioni, le limitazioni, le diffide, i bagarini elettronici sono pronti a fare affari. Viagogo, multinazionale del secondary ticketing (è presente in 166 Paesi) ha già online il suo prontuario che arriva a cifre astronomiche: 1.000 euro a ingresso per essere sicuri di andare al Circo Massimo il 16 luglio. E non è una presa in giro, visto che i biglietti ufficiali sono in via d'esaurimento (l'ufficialità dovrebbe arrivare oggi, dopo che nel week end c'è già stata la paura che i giochi fossero finiti perché Ticket one aveva esaurito la sua scorta per Roma).
Come dire: sappiate da oggi che se non li trovate li abbiamo noi. E affrettatevi, se non vi volete rovinare (ce ne sono in vendita per ora, sempre su Viagogo, a prezzi abbordabili, a partire da 120 euro, mentre Ticketbis, più prudente, come massimo prezzo arriva a proporre 387 euro). Per avere un'idea basta guardare cosa accade a Milano dove, per il concerto del 3 luglio, la disponibilità è già ampiamente esaurita e i bagarini chiedono fino a 1.600 euro (cosa del tutto in linea con quello che succede nella altre città toccate dal “The river tour”). Effetto (in qualche modo inevitabile) di richieste super, che per Roma hanno anche un forte respiro internazionale (basta vedere i siti di ticketing che hanno disponibilità di biglietti).
«Quando abbiamo messo in vendita il primo stock di 40 mila ingressi per San Siro ci sono state sul web 485mila visite» racconta Claudio Trotta, promoter storico di Springsteen e del concerto del Circo Massimo, assieme all'agenzia romana The Base di Sergio Giuliani e Max Bucci.
 

LA SPECULAZIONE
La sproporzione fra offerta e domanda si sta ripetendo anche nella Capitale. «Non voglio superare i 58mila ingressi perché preferisco evitare sovraffollamenti di gente» spiega Trotta. E lo fa a malincuore (sa che ci sarà chi ne approfitterà), perché da tempo è sceso in campo e con grande ardore contro il neobagarinaggio elettronico: «Sono l'unico promoter che fa questa battaglia in tutte le sedi, comprese le procure. Detesto gli speculatori. E me la prendo con i miei colleghi che fanno patti con questo sistema o con quelli ai quali va bene così» accusa senza mezze misure.
E sul tema cita l'esempio della multinazionale Live nation, proprietaria di una delle grandi agenzie di ticketing sul web, Seatwave. «Il fenomeno è internazionale e da noi ha ancora dimensioni minori rispetto all'estero. Diciamo che nel caso di Springsteen il bagarinaggio online riguarda il 3% dei biglietti». Vale a dire che a Roma ci sono più o meno 1.800 biglietti finiti nelle mani degli speculatori, pronti a fare affari nei prossimi giorni, sfruttando la passione per il Boss. Ma chi sono? «Ci sono società che assoldano persone che comprano i biglietti e li rivendono a prezzi maggiorati. E c'è chi lo fa in proprio. Tanto si rischia ben poco e si guadagna più che a giocare in borsa. Da noi, poi, il reato di bagarinaggio è stato declassato a illecito amministrativo».

I COSTI
Così i siti se ne accaparrano quanti possono, appena i biglietti vengono messi in vendita, e a volte li mettono a disposizione addirittura prima dei canali ufficiali (in realtà vendono solo un diritto d'acquisto). «E' una tassa ulteriore, ma non è tanto questo a farmi arrabbiare. La mia battaglia è di principio. Certo c'è anche un problema di costi. Non so ancora bene quanto dovrò pagare per il concerto al Circo Massimo. Se per i Rolling Stones, due anni fa, sono stati pagati 8mila e 500 euro, noi ne pagheremo 250mila, visto che l'incasso sarà in totale attorno ai 5 milioni. In più ci sono 15mila euro che vengono chiesti per l'uso dello spazio nel giorno del concerto e i 7mila e 500 per i giorni che servono al montaggio e allo smontaggio. Il totale fa 295mila euro».