Una classe di "storici" allievi nel film sul Giulio Cesare

Una classe di "storici" allievi nel film sul Giulio Cesare
di Kristina Radanovic
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Sabato 26 Luglio 2014, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 08:15

Dove Nietzsche e Marx si davano la mano un “film” che negli Anni Settanta e fino a met degli Ottanta, i drammatici anni di piombo, non si vide n al Giulio Cesare n negli altri licei di Roma in cui l’appartenenza degli studenti a contrapposte ideologie era, s, terreno di serrato confronto a suon di dialettica, collettivi e assemblee, ma soprattutto di scontri, spesso violenti.

Fu proprio in quegli anni di piombo, alla fine di maggio del 1980, che davanti allo storico liceo classico di corso Trieste l’appuntato Franco Evangelisti detto “Serpico” fu ucciso da un commando dei Nar. Degli stessi Nar dei quali avevano fatto parte Francesca Mambro, a sua volta studentessa del Giulio Cesare, e Giusva Fioravanti. Quell’omicidio fu lo spartiacque dell’impegno politico degli studenti dell’istituto. Oggi una pellicola celebra gli ottant’anni del liceo ripercorrendo così anche una lunga e articolata storia italiana: è il docufilm del giornalista e regista Antonello Sarno “Giulio Cesare”, sottotitolo “Dove Nietzsche e Marx si davano la mano”, frase cult della canzone “Compagno di scuola” opera di Antonello Venditti, il più famoso allievo della scuola.

Le riprese sono finite. La Giulio Cesare story, prodotta da Agnus Dei Tiziana Rocca Production e da Tilde Corsi per R&C Produzioni con Cinecittà Luce e Il Messaggero media partner, ha narratori di prestigio: tutti ex studenti oggi personalità celebri. A partire proprio da Venditti, che con le sue canzoni ha contribuito a consegnare all’eternità il liceo. Per l’occasione, l’artista è tornato nell’istituto di corso Trieste e la sua intensa intervista “scolastica” lo vede protagonista con l’amato pianoforte nell’Aula Magna. Con tenerezza ha guardato la sua pagella datata 1967, mentre i ragazzi del liceo (anch’essi con un ruolo importante nel docufilm) gli chiedevano autografi e foto. In tanti hanno voluto salutare un altro fiore all’occhiello della “famiglia” del Giulio Cesare, Marco Pannella, torrenzialmente effervescente nell’amarcord che lo ha riportato indietro di ben sessantasette anni.

Un’osmosi artistica, il mosaico di testimonianze dei liceali de luxe: c’è il racconto di un illustre linguista come Tullio De Mauro, ma anche quello dell’ex ministro Franco Frattini, di portata storica il contributo del presidente dei David di Donatello Gian Luigi Rondi, classe 1921: era sui banchi del ginnasio ai tempi dell'inaugurazione del liceo fatta da Mussolini. E ancora: nomi della politica e del sindacato, da Giorgio Benvenuto a Chiara Ingrao, dell’informazione, come Maurizio Costanzo, e una bella pattuglia dello spettacolo, dal regista Paolo Genovese a Thomas De Gasperi del duo Zero Assoluto fino a Serena Dandini.

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