Un festival che gira il mondo ma che ha il cuore nella sua città e in tutti coloro che la vivono e la attraversano: è lo slogan di Roma Incontra il Mondo, la rassegna di Villa Ada che quest’anno è in cartellone dal 15 giugno al 10 agosto, offre quasi sessanta appuntamenti non solo di musica e, proprio come fa l’Unione Europea, celebra le sue nozze d’oro. Da 25 anni, o se preferite da un quarto di secolo, la piccola penisola sul laghetto del parco romano è in ogni estate il nocciolo di un’avventura che cerca sempre di rinnovarsi, che punta sull’anima, che è aperta a tutti e che continua nella sua lunga e tutt’altro che facile impresa di difendere il nostro diritto all’accesso alla cultura, e oltretutto riesce a farlo a prezzi più che accessibili per il pubblico.
A Villa Ada nel corso degli anni abbiamo visto di tutto, dal rock all’elettronica, dal rhythm & blues al pop, dalla canzone d’autore al teatro, dal reggae ai musical e a mille altre iniziative che hanno offerto ai romani tante estati risultate piacevolissime per chi, non essendo andato in villeggiatura (e di questi tempi purtroppo capita a tanta gente, non solo a chi fa il nostro mestiere ed è in edicola o online tutti i santi giorni), cerca spettacoli, musica dal vivo e altri appuntamenti al fresco di un parco amato da chiunque vive a Roma.
Una curiosità che, perdonateci, ripetiamo spesso: anni fa, camminando sulla strada che dall’ingresso di via di Ponte Salario 28 porta alla penisola dei concerti e degli spettacoli, passando per la parte più verde del percorso, vicino al grande bosco di monte Antenne, ci siamo accorti che in una zona centralissima di una Roma sempre più urbanizzata e oggi generosa di voragini e di buche qualcosa brillava in mezzo all’oscurità del verde: un drappello di lucciole, quegli insetti luminosi dati ormai per scomparsi (un ricordo della nostra infanzia, dei tempi in cui qualcuno le prendeva e per un po’ le teneva in un barattolo di vetro) e che invece ancora esistono, sopravvissuti alle schifezze romane. Beh, da allora facciamo ogni anno la stessa breve passeggiata e nove volte su dieci, con un pizzico di pazienza, rivediamo quei piccoli puntini di luce: segno evidente che, alla faccia della tecnologia, delle auto diesel, di Facebook e dei telefonini sempre online, i tempi sono cambiati ma per fortuna mica tanto.
Allora, a parte il programma intero della manifestazione (lo trovate più avanti, con tutti gli appuntamenti giorno per giorno che via via verranno aggiornati in quelle poche date per le quali sono ancora aperte trattative con gli artisti), ecco un veloce riassunto di ciò che troverete, dalla doppia apertura del rapper Noyz Narcos (il 15 e il 17 giugno) a Giancane (il 16 giugno), da Guido Catalano & Dente a una serata per le rifugiate e i rifugiati (il 2° giugno, con Bombino, Awa Ly e Sandro Joyeux), e via via agli altri apputamenti, dalla band dei Joe Victor a Frah Quintale, dai Mokadelic a Musica Nuda (ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti), dai Ministri a Giovanni Lindo Ferretti, dal Canzoniere Grecanico Salentino all’energia dei Bud Spencer Blues Explosion, dalle colonne sonore rilette dai Calibro 35 al rap di Nitro e di Tedua e via di questo passo.
E’ un bel mix di italiani e stranieri, che accanto agli eroi di casa nostra vede la band di Steve Van Zandt, storico chitarrista di Bruce Springsteen (sono Little Steven & The Disciples of Soul: 15 elementi con cinque fiati, tre voci e una ricca ritmica, offrono un trascinante mix di rock, r&b, soul e reggae, vedi l’appena uscito cd Soulfire live! del loro ultimo tour, e arrivano il 17 luglio), gli americani Gogol Bordello (il 19 luglio con il loro mix di reggae, punk, hip hop e musica tradizionale ucraina), il New York Ska Jazz Ensemble (band newyorkese nata nel 1994, con il suo cocktail di jazz, ska e reggae: sono sei e bravissimi, da Freddie Reiter al sax e voce a Mark Damon, trombone e voce: sbarcano il 22 luglio), la formazione post-rock canadese dei Godspeed You! Black Emperor (il 4 luglio), l’elettronica dei dj austriaci Kruder & Dorfmeister (il 23 luglio), Goran Bregovic con la sua Wedding and Funeral Band e il materiale dell’ultimo cd Three Letters from Sarajevo (sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica) che lui spiega così: «Sono di Sarajevo, mio padre è cattolico, mia madre ortodossa, mia moglie musulmana e io mi sento gitano: ecco come nasce la mia musica».
E ancora, il 31 luglio arrivano gli Huun-Huur-Tu, gruppo musicale ma soprattutto vocale originario della repubblica di Tuva (in Russia, ai confini con la Mongolia) famosa per essere il luogo natale della tecnica del canto armonico, che consente a una sola voce di emettere note doppie o anche triple, con i relativi armonici, come fa la celebre vocalist Sajncho Namčylak, anche lei di Tuva. Intanto l’11 luglio suonano i Reverend Horton Heat, band di psychobilly (mix di punk, rock e rockabilly) che viene da Dallas, Texas, ed è formata da Jim Reverend Horton Heath, Jimbo Wallace e Scott Churilla, mentre il 18 luglio, in occasione del Nelson Mandela International Day, è di scena la vocalist della Costa d’Avorio Dobet Gnahoré, una delle nuove e più apprezzate voci africane. Il 1 agosto sono sul palco gli americani Ministry, la più importante band industrial americana, guidata da Allen Jourgensen e con il suo ultimo album AmeriKKKant.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. La musica live è al centro della manifestazione, ma oltre ai concerti trovate tanti altri ingredienti, dalle biciclette (con biciofficina a disposizione di tutti) agli spazi per i bambini, dall’area D’Ada Park tutta gratuita (destinata alle formazioni di musica emergente e altre ricette tra musica e cultura) allo street food, e poi iniziative sociali, mostre, green economy, collettivi di architettura, teatro comico, formazione professionale, sport, antimafia.
E, last but not least, il 28 giugno c’è Caro Faber, Roma Canta De Andrè: un omaggio al grande Fabrizio De Andrè, il cui verso «T’ho amato sempre, non t’ho amato mai» (dallo splendido brano Amore che vieni, amore che vai) è alla base del progetto di Roma Incontra il Mondo 2018.
Tutte le date di Villa Ada 2018
Venerdì 15 giugno - Noyz Narcos
Sabato 16 giugno - Giancane
Domenica 17 giugno - Noyz Narcos
Martedì 19 giugno - Guido Catalano e Dente
Mercoledì 20 giugno - WithRefugees Live con Bombino, Sandro Joyeux, Awa Ly
Giovedì 21 giugno - Mokadelic
Venerdì 22 giugno - Joe Victor Band
Sabato 23 giugno - Frah Quintale
Domenica 24 giugno - Ascanio Celestini e Giovanna Marini
Martedì 26 giugno - Musica Nuda (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti)
Mercoledì 27 giugno – Canzoniere Grecanico Salentino
Giovedì 28 giugno - Caro Faber, Roma Canta De Andrè
Venerdì 29 giugno - Ministri e Spiritual Front
Sabato 30 giugno - Colapesce e Andrea Laszlo De Simone
Martedì 3 luglio - Galeffi e Mox
Mercoledì 4 luglio - Godspeed You! Black Emperor
Giovedì 5 luglio - Willie Peyote
Sabato 7 luglio - Il Muro del Canto
Lunedì 9 luglio - Giovanni Lindo Ferretti
Martedì 10 luglio - Pinguini Tattici Nucleari
Mercoledì 11 luglio - Reverend Horton Heat per il Psychobilly Rome Holy Day Fest
Giovedì 12 luglio - Bud Spencer Blues Explosion
Venerdì 13 luglio - Washed Out
Sabaqto 14 luglio - Chinese Man
Domenica 15 luglio - Calibro 35
Martedì 17 luglio - Little Steven and The Disciples of Soul
Mercoledì 18 luglio - Dobet Gnahorè (per il Nelson Mandela International Day)
Giovedì 19 luglio - Gogol Bordello
Venerdì 20 luglio - Mezzosangue
Domenica 22 luglio - New York Ska Jazz Ensemble e Shots in the Dark
Lunedì 23 luglio - Kruger & Dorfmeister
Martedì 24 luglio - Goran Bregovic & The Wedding and Funeral Band
Mercoledì 25 luglio - Nitro
Giovedì 26 luglio - Orchestraccia
Sabato 28 luglio - Tedua
Domenica 29 luglio - Nicola Dominici (teatro, con Scapezzo)
Martedì 31 luglio - Huun-Huur-Tu
Mercoledì 1 agosto - Ministry
Giovedì 2 agosto - Stefano Saletti e Banda Ikona
Venerdì 3 agosto - Iosonouncane e Paolo Angeli