L'ambiente marziano oggi è estremamente ostile - dice Amedeo Balbi - e per ora non è realistico pensare a progetti di "ingegneria planetaria" che potrebbero renderlo abitabile su grande scala. Ma potremmo cominciare da passi più piccoli, cercando di comprendere come rendere la vita più facile ai primi astronauti che potrebbero raggiungere il pianeta in futuro.
Banchi di prova per testare serre e sistemi bio-rigenerativi – commenta Daniela Billi- sono le sperimentazioni condotte negli analoghi terrestri di Marte, come l’Antartide, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, e in orbite più distanti dell’orbita bassa terrestre. Nel raggiungimento di questo obiettivo possono giocare un ruolo chiave microrganismi estremofili capaci di fotosintesi ossigenica in grado di crescere su un suolo simulante quello marziano – aggiunge Daniela Billi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA