Thegiornalisti, concerto al Circo Massimo a rischio flop

Thegiornalisti, concerto al Circo Massimo a rischio flop
di Mattia Marzi
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Venerdì 2 Agosto 2019, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Non tira una bella aria in casa Thegiornalisti. La band guidata da Tommaso Paradiso sta vivendo la sua estate più difficile da quando con "Completamente" si è imposta sulla scena nazionale, soprattutto se confrontata con quella di "Riccione" e di "Felicità puttana". Non c'entrano le voci relative alle presunte frizioni tra il leader e gli altri componenti il gruppo: solo un gossip estivo che si è sgonfiato rapidamente. La verità è che dopo aver trascorso gli ultimi tre anni sulla cresta dell'onda - dal 2016 l'ascesa del trio non si è mai fermata, tra hit e concerti sold out - Paradiso e soci rischiano di perdere l'equilibrio e scivolare giù. Parlano i fatti: da un lato i risultati poco brillanti del singolo Maradona y Pelé (che pur avendo conquistato il disco di platino non ha mai raggiunto le posizioni alte delle classifiche, come invece era successo con i tormentoni delle due estati discografiche precedenti), dall'altro l'andamento delle vendite dei biglietti per il concerto al Circo Massimo del 7 settembre.

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UNA FESTA
L'appuntamento era stato presentato come una grande festa per chiudere il tour dell'album Love e ha spinto gli organizzatori a muoversi di conseguenza sul piano dell'allestimento per non riproporre lo stesso show dei palasport, con un grande palco aperto ispirato a quello dei Coldplay (senza la parte superiore, per intenderci) e una decina di schermi sui quali verranno mostrate le immagini del concerto in diretta e altri contributi video. Sulla carta un evento spettacolare. Che nei fatti rischia però di non soddisfare le aspettative, almeno per quanto riguarda gli incassi. 

Le vendite, dai dati che trapelano, stanno procedendo a rilento: poco più di 25 mila i biglietti venduti da marzo a oggi. Praticamente la metà rispetto alle previsioni degli organizzatori, convinti che un evento del genere potesse radunare al Circo Massimo almeno 50 mila spettatori. Non solo perché a Roma, come noto, i Thegiornalisti giocano in casa, ma anche perché il successo del tour nei palasport - tra sold out e date multiple - negli scorsi mesi ha generato parecchio ottimismo.

I CONFRONTI
Le cifre di per sé non sono poi così negative (25 mila spettatori equivalgono a due sold out al Palazzo dello Sport, dove il gruppo ha suonato cinque volte nell'ultimo anno), ma se paragonate a quelle di altri concerti ospitati lì potrebbero essere scoraggianti: basti pensare ai 70 mila dei Rolling Stones nel 2014, ai 60 mila di Bruce Springsteen nel 2016 o ai 50 mila biglietti già venduti da Ultimo per il suo show in programma per l'estate 2020, tra un anno. La band romana, per ora, è tranquilla: dopo aver annunciato il sold out della Love Area, la zona vicina al palco riservata ai possessori dei biglietti più costosi (60 euro il prezzo, venti in più del biglietto ordinario, e dai dati del Comune sulla sicurezza si evince che l'area vip accoglierà 10 mila spettatori e si estenderà fin quasi al centro del Circo Massimo), il leader Tommaso Paradiso ha fatto le valigie ed è partito per la California. Ma intanto studia la strategia per smuovere le vendite.

GLI OSPITI
Gli amici prenotati per il concerto sono tanti, quasi tutti di Roma. Calcutta, praticamente già arruolato (con Paradiso ha un rapporto quasi fraterno) e insieme a lui Franco126 (con il leader dei Thegiornalisti ha inciso Stanza singola) e Gazzelle: nessuno dei tre ha impegni per il 7 settembre. Liberi anche Fabri Fibra (insieme hanno inciso Pamplona), Elisa (per un duetto su Da sola/In the night), Takagi & Ketra e Dario Dardust Faini (collaboratore di Paradiso). La serata rivivrà quasi sicuramente in un disco dal vivo che chiuderà il ciclo di Love prima di pensare al nuovo album, il primo per la multinazionale Universal dopo la rottura con l'indipendente Carosello Records. Per provare così a tornare sulla cresta dell'onda, dopo un'estate poco entusiasmante.
 

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