Syria: «I miei primi 20 anni in musica. E poi apro pure un negozio vintage»

Syria: «I miei primi 20 anni in musica. E poi apro pure un negozio vintage»
di Veronica Cursi
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Venerdì 5 Maggio 2017, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:42

Camaleontica, versatile e con un importante data da festeggiare: 20 anni di carriera. Per una come lei, solo l’inizio. Syria, all’anagrafe Cecilia Cipressi, festeggia il suo traguardo con “IO + IO”, una raccolta di pezzi che ripercorrono un percorso iniziato nel 1996 con la vittoria a Sanremo Giovani con “Non ci sto”, a poco più di 18 anni. Ora che ne ha compiuti 40 l’artista romana tira le somme.

Il titolo che hai scelto per l’album si presta a una doppia interpretazione: è 10+10 o Io+Io.
«Ho voluto dividere 20 anni di vita e di esperienze. Vent’anni in cui sono accadute tante cose. Dalle prime melodie, a Sanremo, al mio primo album elettronico. Ho avuto la fortuna di incontrare grandi autori e amici che hanno scritto per me: da Jovanotti, a Tiziano Ferro, da Biagio Antonacci a Giuliano Sangiorgi. Quest’album parla di chi sono ma vuole essere anche un regalo a chi mi ha sempre seguito».


Qual è stato il momento di passaggio dalla Syria ragazzina alla Syria donna?
«L’esperienza in teatro con Paolo Rossi mi ha permesso di scoprirmi come interprete. Vivere il teatro con lui mi ha insegnato a stare sul palco, a prendere le misure con il silenzio».

In «IO+IO» sono presenti cinque inediti: duetti con Emma, Noemi, Paola Turci, Francesca Michielin e la cover di un brano di Ambra, com’è nata questa idea?
«E’ un pezzo che avevo da parte da tempo, Ambra l’ha sentito e le è piaciuto. Sono una grande fan di Ambra come donna e come artista. E’ un omaggio a lei e a una canzone di 20 anni fa».

Facciamo un mini bilancio. Cosa non rifaresti?
«La copertina del primo album, sono veramente inguardabile».

Il pezzo a cui sei più legata?
«Ce ne sono tantissimi: “Sei tu”, ma anche “L’amore è” di Jovanotti, “Momenti” di Sergio Endrigo. Ho fatto un calcolo, negli ultimi 20 anni ho inciso all’incirca 120 canzoni. Direi che non ci si può lamentare».

Con chi ti piacerebbe lavorare?
«Adoro musicisti come Brunori Sas, Vasco Brondi, artisti della scena pop indipendete. Sarebbe bello poterli conoscere».

Qualcosa che vorresti fare e ancora non hai fatto?
«Tra i miei prossimi progetti ce n’è uno a cui sono particolarmente legata: sto organizzando un tributo a Gabriella Ferri da fare in teatro a Roma il prossimo inverno. Mi piacerebbe raccontarla in musica».

E Sanremo?
«Mi piacerebbe tornarci, anche perché è partito tutto da lì. Ho già un pezzo nel cassetto. Vedremo se piacerà».

Progetti per i prossimi 20 anni?
«Fare tanti concerti dal vivo, dedicarmi ai miei figli, Alice e Romeo. E poi ho un sogno nel cassetto: aprire un negozio vintage, la mia passione.
 

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