Stefano Bollani racconta com'è nata la sua canzone per il film "Soul" della Disney

Stefano Bollani Soul
di Fabrizio Zampa
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Venerdì 18 Dicembre 2020, 18:50

Stefano Bollani, e lo diciamo per chi ha il grave difetto di non conoscerlo, è un compositore, un geniale pianista che da solo sembra un'intera orchestra e la cui fantasia galoppa felice. Milanese, annata 1972, dopo le sue mille esperienze fra jazz, pop, rock, world e classica (ha collaborato con chiunque, da Gato Barbieri a Chick Corea, Richard Galliano, Bobby McFerrin, Chucho Valdés. Caetano Veloso, Pat Metheny, Gabriele Mirabassi, Egberto Gismonti, Lee Konitz, Bobby McFerrin, Gonzalo Rubalcaba, Phil Woods, Hector Zazou, Enrico Rava, ha suonato con numerose orchestre sinfoniche, dalla Filarmonica della Scala all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Gewandhaus di Lipsia, il Concertgebouw di Amsterdam, l'Orchestre de Paris, la Toronto Symphony Orchestra, e con direttori come Riccardo Chailly, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano. A Stefano bastano un viaggio o un'ispirazione per calarsi nella musica di mezzo mondo e riproporla, ovviamente a modo suo. Ha alle spalle tanti dischi, tanti programmi televisivi e tanti concerti dati dappertutto, dai piccoli club ai grandi festival internazionali. Insomma, come si diceva una volta, ha un nome che è una garanzia.

L’ultima sua performance è quella di autore del brano che conclude il film della Disney Soul, che arriva online il giorno di Natale (e a pandemia finita, chissà quando, finalmente vedremo sui grandi schermi delle sale cinematografiche)  e il cui tema è la musica. Chi meglio di lui può raccontare questa avventura e spiegarne tutti gli angoli?

«Soul – dice Bollani - è il nuovo film che dal 25 dicembre potrete vedere sul canale Disney Plus, e io ho scritto e inciso la canzone finale. E’ intitolata Villa Incognito, è un brano in sette ottavi, un ritmo molto frequentato nel jazz. Avevo in mente questo pezzo da parecchio tempo, e quando la Disney me l’ha chiesto ho buttato giù una parte centrale in tre quarti, il tempo classico del valzer, poi è arrivato tutto il resto ed è diventato una canzone molto coinvolgente. Soul parla di jazz, di musica, la musica è la mia passione da sempre, e il protagonista del film quando ha a che fare con la musica entra in una bolla, una speciale bolla che io conosco bene, e non solo per via del mio cognome.

In questa bolla hai la sensazione di vivere nel presente, la stessa sensazione che altri provano meditando: lì esiste solo la musica, esiste solo la prossima nota ma non esiste quella precedente perchè stiamo sempre andando in avanti».

Bollani spiega che i fumetti e i cartoni animati sono le altre sue passioni. «E quindi vi consiglio caldamente questo film perché parla di grandi temi: sono le motivazoni che ti spingono ad affrontare questo passaggio sulla Terra che noi chiamiamo vita, questo momento in cui la nostra anima diventa carne, decide di scegliere un personaggio, si porta appresso le proprie passioni e si mette a sperimentare tutto quello che i cinque sensi di noi esseri umani possono regalarci. Credo di conoscere molto bene il protagonista, un pianista jazz, sia perché lo sono anch'io, sia perché suonare per me è una forma di meditazione: è stare assolutamente in contatto con il presente. E mentre suoni, mentre improvvisi, non hai il tempo di pensare a quello che hai già fatto, quindi al tuo passato, alla nota che hai fatto prima e anche agli errori che hai fatto prima. Non hai il tempo di pensare alla nota che sta per arrivare, e quindi al futuro e alle cose che potresti sbagliare perché sono impegnative. E allora stai nel presente. Così io mi sono ritrovato perfettamente in questa idea di una magica bolla, dove finalmente tu sei concentrato su quello che devi fare, su quello che vuoi fare al meglio: Succede perché senti che in fondo è la tua missione, il motivo per cui sei venuto sulla Terra: fare musica».

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