Il Maestro Carlo Rizzari a Santa Cecilia: «In viaggio con Mozart sognando la normalità»

Il Maestro Carlo Rizzari con l'Orchestra di Santa Cecilia
di Simona Antonucci
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Mercoledì 5 Agosto 2020, 22:18

«Dalle atmosfere sognanti e rilassate dei Notturni, quasi delle serenate, alla maestosità dell’Ave Verum e del Gloria, e poi la Sinfonia concertante k 297, capitolo fondamentale nel repertorio dei migliori solisti di fiati, fino alla Sinfonia Linz con tutte le sue sfumature di emozioni: saluteremo il nostro pubblico con un viaggio nella varietà musicale di Mozart e nelle infinite possibilità espressive del coro e dell’orchestra».

Il Maestro Carlo Rizzari sarà il protagonista del concerto finale sotto le stelle della stagione estiva di Santa Cecilia che, dopo il lockdown, ha ripreso la sua attività nella Cavea. Dopo il successo dell’integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Pappano, l’omaggio a Astor Piazzolla e il concerto dedicato a un must di stagione come i Carmina Burana, giovedì 6 agosto, un programma interamente mozartiano.

«L’idea», continua il direttore assistente dell’Accademia, «è quella di presentare il coro e l’orchestra in vesti diverse. E ci saranno delle luci particolari a mettere in risalto i diversi momenti. Una formazione piccola, di 18 voci, sarà disposta sulla gradinata per i Notturni, pagine cameristiche di intrattenimento che Mozart scrisse numerose su testi di Metastasio negli anni in cui si era a Vienna. E poi sul palco, più numerosi, per il Gloria, dalla Messa composta a 23 anni a Salisburgo, e per l’Ave Verum, composta da Mozart a pochi mesi dalla morte. Formeranno una sorta di grande “U” alle spalle dell’orchestra. Una sistemazione anomala, ma bisogna reinventarsi, che permette di essere distanziati e visibili». Solisti il soprano Domika Matay, il contralto Antonella Capurso, il tenore Alberto Marucci e il basso Andrea D’Amelio.

«È stato molto emozionante ritrovarsi», continua il Maestro, «un ritorno gradito e desiderato. Anche se questa non è la nostra normalità. Concludiamo questo ciclo sotto le stelle, senza alcuna certezza su come si potrà riprendere in autunno, al chiuso».

Rizzari, oltre a lavorare al fianco del Maestro Pappano, e a condurre una carriera in Italia e nel mondo, è conosciuto e amato dal pubblico romano per gli appuntamenti domenicali dei Family Concert, durante i quali gli spartiti non vengono soltanto eseguiti, ma raccontati anche dal sovrintendente Dall’Ongaro insieme con i musicisti. «Ci stiamo organizzando per riprenderli dopo l’estate. Sono molti amati dai giovani. Accogliamo gli spettatori facendoli sentire a casa, un po’ come faceva Mozart con i suoi amici. Credo che sia un modo intelligente per coltivare un nuovo pubblico, soprattutto di ragazzi che scoprono quanta vitalità e passione c’è nella musica classica».

I concerti dell’Accademia riprenderanno il 4 settembre con Alexander Lonquich, in veste di direttore e pianista, in un programma dedicato a Beethoven. 

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