Sanremo, tutti i vincitori in settant'anni di Festival: da Diodato a Nilla Pizzi

Sanremo, tutti i vincitori in settant'anni di Festival: da Diodato a Nilla Pizzi
di Riccardo De Palo
7 Minuti di Lettura
Martedì 2 Marzo 2021, 16:12

Inizia oggi il festival di Sanremo, in versione emergenziale e senza pubblico, e già comincia il toto-vincitori. Sarà una edizione in tono minore, causa protocolli Covid, oppure artisti e conduttori - Amadeus e Fiorello in testa - riusciranno a fare il miracolo, e battere i record di ascolti precedenti?

 

Per capire con chi si misurano davvero i concorrenti di quest’anno, bisogna tornare con la mente alle edizioni passate, con personaggi davvero indimenticabili. Andando a ritroso dal “Fai rumore” di Diodato (campione 2020), fino al “Grazie dei fior” di Nilla Pizzi, settantuno edizioni fa: era il 1951 e la canzone vincitrice (composta dal maestro Saverio Seracini, (da poco divenuto improvvisamente cieco) prevalse su Achille Togliani e il Duo Fasano.

Diodato, nato ad Aosta ma di origini tarantine, approdato a Stoccolma e infine a Roma, è stato il protagonista dell’ultimo festival (forse anche una delle ultime manifestazioni canore in presenza pre-Covid di questa portata). Stasera tornerà sul palco proprio grazie a quella vittoria e fa sapere che “sarà un grande onore avere la possibilità di ritrovarsi, di sintonizzarsi su un adesso comune, sentirsi parte di un Noi”.

Nel 2019 sono i “Soldi” di Mahmood a prevalere, ed è un piccolo caso. “Devo dire che mi fa un po’ strano tornare lì, dove la maggior parte di voi ha iniziato a conoscermi.

Grazie per quest’opportunità. Sono felice”, fa sapere sui social Mahmood, pseudonimo di Alessandro Mahmoud, nato a Milano nel 1992 da madre sarda e padre egiziano cresciuto in periferia (Gratosoglio), arrivato secondo all’Eurovision.

Il duo Ermal Meta - Fabrizio Moro vince nel 2018 con “Non mi avete fatto niente”. Un altro “nuovo italiano”, Meta, albanese con la cittadinanza del nostro Paese, che a 13 si stabilisce a Bari ma fugge presto dal padre da lui definito un violento, cresce a pane e musica classica, e prende parte per la prima volta a Sanremo nel 2006, come chitarrista degli Ameba 4. «Per tanti anni mi sono sentito invisibile anche io, come quando scrivevo canzoni per altri». Oggi ricorda la morte del dj Claudio Coccoluto, “un vero signore”, e si prepara alla sfida con gli altri 25 big: stasera sarà in gara con Bugo, Gaia, Extraliscio, Gio Evan, Fulminacci, La Rappresentante di Lista, Lo Stato Sociale, Malika Ayane, Noemi, Orietta Berti, Random, Willie Peyote.

Il vincitore più originale è forse stato  Francesco Gabbani, in palco con una scimmia danzante con “Occidentali’s Karma” nel 2017. Nella serata finale, sabato, ci sarà anche lui, l’uomo dell’”Essere o dover essere/  Il dubbio amletico / Contemporaneo come l'uomo del neolitico”, in coppia (nientemeno) con Ornella Vanoni. 

Coma Cose, in gara a Sanremo 2021

Arisa, in gara a Sanremo 2021

Nel 2016 a vincere è “Un giorno mi dirai” degli Stadio. Nel 2015, la vittoria del trio de Il Volo, con “Grande amore”, fa molto rumore: ma come? Fanno vincere anche chi sa cantare? I fan del gruppo potranno ascoltarli domani, seconda serata, per  un omaggio a Ennio Morricone, in cui sarà coinvolto anche il figlio del compositore scomparso, Andrea.

Nel 2014 è Arisa con “Controvento” a vincere; nel 2013 Marco Mengoni e “L'Essenziale”; il 2012 è la volta di “Non è l'inferno”, di Emma (che in questi giorni parteciperà per i “quadri” organizzati da Achille Lauro). Nel 2011 a vincere è Roberto Vecchioni con “Chiamami ancora amore”; nel 2010 ha la meglio Valerio Scanu con “Per tutte le volte che…”; nel 2009 vince Marco Carta con “La forza mia”; il 2008 è la volta di “Colpo di fulmine” cantata da Giò Di Tonno & Lola Ponce; nel 2007 vince l’ineffabile Simone Cristicchi con “Ti regalerò una rosa”; nel 2006 “Vorrei avere il becco” cantata da Povia; il 2005 è l’anno di Francesco Renga e del suo “Angelo”; Marco Masini la spunta nel 2004 con “L'uomo volante”; il 2003 è l’anno di  “Per dire di no” di Alexia; il 2002 segnala la vittoria dei Mattia Bazar e del loro “Messaggio d'amore”; nel 2001 vince Elisa con “Luce (tramonti a nord est)”.

Gli anni 2000 cominciano con “Sentimento” della Piccola Orchestra Avion Travel; 1999 “Senza pietà”, Anna Oxa; 1998 “Senza te o con te”, Annalisa Minetti; 1997 “Fiumi di parole”, Jalisse; 1996 “Vorrei incontrarti fra cent'anni”, Ron; 1995 “Come saprei”, Giorgia; 1994 “Passerà”, Aleandro Baldi; 1993 “Mistero”, Enrico Ruggeri; 1992 “Portami a ballare”, Luca Barbarossa; 1991 “Se stiamo insieme”, Riccardo Cocciante; 1990 “Uomini soli”, Pooh; 1989 “Ti lascerò”, Anna Oxa - Fausto Leali; 1988 “Perdere l'amore”, Massimo Ranieri; 1987 “Si può dare di più”, Morandi - Ruggeri - Tozzi; 1986 “Adesso tu”, Eros Ramazzotti; 1985 “Se mi innamoro”, Ricchi e Poveri; 1984 “Ci sarà”, Al Bano e Romina Power; 1983 “Sarà quel che sarà”, Tiziana Rivale; 1982 “Storie di tutti i giorni”, Riccardo Fogli; 1981 “Per elisa”, Alice. 

Nel 1979 a  Sanremo vince Toto Cutugno e la sua “Solo Noi”; nel 1979 è a volta di “Amare”, di Mino Vergnaghi; 1978 “…E dirsi ciao”, ancora i Matia Bazar; 1977 “Bella da morire”, Homo Sapiens; 1976 “Non lo faccio più”, Peppino Di Capri; 1975 “Ragazza del sud” Gilda; 1974 “Ciao cara come stai?”, di Iva Zanicchi; nel 1973 altra vittoria di Peppino di Capri con “Un grande amore e niente più”; il 1972 è la volta de “I giorni dell'arcobaleno”, di Nicola Di Bari; nel 1971 vince ancora Nicola di Bari in coppia con Nada, “Il cuore è uno zingaro”; il 1970 è la volta di “Chi non lavora non fa l'amore” della coppia (sul palco come nella vita) Adriano Celentano - Claudia Mori.  Nel 1969 è la “Zingara” di Bobby Solo e Iva Zanicchi a conquistare il festival. Il 1968 vince “Canzone per te” di Roberto Carlos - Sergio Endrigo; nel 1967 “Non pensare a me”, Claudio Villa - Iva Zanicchi; 1966 “Dio come ti amo”, Gigliola Cinquetti - Domenico Modugno.

Andando sempre a ritroso: 1965 “Se piangi se ridi”, Bobby Solo - The Minstrels; 1964 “Non ho l'età”, Patricia Carli - Gigliola Cinquetti; 1963 “Uno per tutte”, Emilio Pericoli - Tony Renis; 1962 “Addio…addio”, Domenico Modugno - Claudio Villa; 1961 “Al di là”, Betty Curtis - Luciano Tajoli; nel memorabile 1958 vince “Nel blu dipinto di blu”, della coppia Johnny Dorelli - Domenico Modugno; nel 1959 bis Johnny Dorelli - Domenico Modugno con “Piove”; 1960 “Romantica” di Tony Dallara e Renato Rascel; 1957 “Corde della mia chitarra”, Nunzio Gallo - Claudio Villa; 1956 “Aprite le finestre”, Franca Raimondi; 1955 “Buongiorno tristezza”, Tullio Pane - Claudio Villa; 1954 “Tutte le mamme”, Giorgio Consolini - Gino Latilla; 1953 “Viale d'autunno”, Carla Boni - Flò Sandon's; 1952 “Vola colomba”, Nilla Pizzi, che si classificò anche seconda e terza, rispettivamente con “Papaveri e papere” e “Una donna prega”, registrando così un primato imbattuto; nel 1951, come già detto, il primato di “Grazie dei fior”, della stessa cantante morta nel 2011 il cui vero nome di battesimo era Adionilla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA