Sanremo, gli psichiatri: «Antidoto contro ansia e depressione da Covid»

«Dai giovani agli anziani, tutti hanno ritrovato nella musica un pezzo di sé stessi»

Sanremo, gli psichiatri: «È stato un mini-lockdown benefico, fa uscire dalla palude del Covid»
di Giampiero Valenza
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Domenica 6 Febbraio 2022, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 16:08

L'ultima edizione del Festival di Sanremo?  «È stata come una seduta attiva di psicoterapia, con gli italiani rimasti a casa incollati alla tv in una sorta di mini-lockdown benefico per la sfera psichica». Così Massimo Di Giannantonio ed Enrico Zanalda, co-presidenti della Sip, la Società italiana di psichiatria, commentano la kermesse canora che ha visto la vittoria di Mahmood e Blanco.

«Più che in altre edizioni il Festival ha rappresentato quest’anno una pausa di leggerezza che può accompagnare gli italiani a uscire dalla palude di disagio psichico provocato dalla pandemia, stimolando la voglia di rinascita e di riprendersi da ansia e depressione dopo due anni che hanno messo a dura prova la salute mentale del Paese – spiegano gli esperti – Sanremo è stata un’occasione per stare insieme e condividere emozioni e sentimenti e ha incarnato quel bisogno di fuga e di ‘libera uscita’ dal Covid come per una partita della nazionale ai Mondiali».

 

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Secondo gli psichiatri, «grazie alle canzoni e anche alla fisicità espressa sul palco con abbracci e contatti e con la presenza del pubblico in sala, il Festival ha lanciato messaggi di condivisione, speranza e solidarietà tra generazioni e generi che il Covid ha spesso contrapposto». «Dai giovani agli anziani, tutti hanno ritrovato nella musica un pezzo di sé stessi, rafforzando la voglia di rinascita e di unità - proseguono i co-presidenti di Sip - Il Festival ha raccontato uno spaccato di quello che vediamo ogni giorno, coniugando famiglia e amore alla fluidità di genere, sullo sfondo di una riflessione su temi sociali profondi, come il razzismo e l’emigrazione, sottolineando il valore della diversità».

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