Sanremo 2020, ecco le pagelle della prima serata:
Sanremo, diretta prima serata. Jebreal: «Troppe donne stuprate due volte come mia madre»
Diletta Leotta, monologo a Sanremo: «La bellezza non è un merito». Nonna Elena in platea
ACHILLE LAURO Me ne frego 6
Il colpo di teatro salva una canzone fuori fuoco. Più un'utilitaria che una Rolls Royce.
ANASTASIO Rosso di rabbia 8
Chitarrone southern rock e un flusso di coscienza esplosivo, come la generazione di cui non vuol essere portavoce.
BUGO & MORGAN Sincero 6 e 1/2
L'electropop dell'incendiario diventato pompiere, la canzone d'amore come confessione di aver vissuto. E tradito se stessi.
DIODATO Fai rumore 7
Nel silenzio si consumano rotture e traumi, meglio parlarsi. Prova vocale importante, bell'uso dell'orchestra.
ELODIE Andromeda 6 e 1/2
Con l'orchestra il pezzo perde qualcosa dell'hype urban congegnato da Mahmood e Dardust. Lei è fighissima.
IRENE GRANDI Finalmente io 7
Una canzone autobiografica, anche se scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, con grinta orgogliosamente maleducata.
RAPHAEL GUALAZZI Carioca 6 e 1/2
Più caraibica che brasileira, con gli ottoni di Ottolini a ravvivare il tutto.
MARCO MASINI Il confronto 5
L'uomo volante atterra davanti a uno specchio e parla con se stesso, senza pregiudizi, nè spunti originali
RITA PAVONE Niente (Resilienza 74) 7
«Qua non succede niente», canta con grinta l'ex Pel di Carota, tra una parolaccia e un ritratto dell'Italia immobile.
RIKI Lo sappiamo entrambi 3
Le ragazzine hanno i loro diritti, i ragazzini pure, ma davvero il brano non c'è, è confuso e infelice
LE VIBRAZIONI Dov'è 5
Martellante nella richiesta a cui ci associamo: ma il pezzo «Dov'è»? Bello il doppiaggio nella lingua dei segni.
ALBERTO URSO Il sole ad Est 4 e 1/2
I tenorini al Festival di Sanremo funzionano, perciò non si sa mai, ma stavolta pop e romanza non si prendono bene.
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