Roy Paci Valelapena, Levante rinnova il suo Caos e Gabbani rispolvera Magellano

Roy Paci Valelapena, Levante rinnova il suo Caos e Gabbani rispolvera Magellano
di Fabrizio Zampa
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Domenica 31 Dicembre 2017, 00:53 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 00:29

Roy Paci – Valelapena
È passato un po’ di tempo da quando è uscito, tre mesi fa, ma è un disco così bello e coinvolgente che vale la pena di tornarci sopra perché ascoltarlo è un autentico piacere e anche perché sabato viene presentato live al Monk Club. Parliamo di Valelapena, l’ultimo album del musicista, cantautore, trombettista, vocalist, compositore e arrangiatore siciliano Roy Paci, che dopo il precedente Blaccahénze ha aspettato cinque lunghi anni (e tre gli sono serviti per scriverlo, inciderlo e metterlo a punto) prima di farlo pubblicare. Preceduto dal sound accattivante e generoso di Tira e Revolution, i due singoli che hanno anticipato tutto il resto, è uno di quei lavori che vanno scoperti piano piano, pezzo dopo pezzo: visto che è facile farsi trascinare dall’energia della sua musica, il trucco di ascoltarlo con calma fa scoprire tanti dettagli che poi si rivelano preziosi.

Sono dieci, compresi i due titoli già citati, i brani del disco: Makué, Destino Sudamerica, No Stop, Ipocrita, Medicine Man, Beautiful Like The Sunshine, Valelapena e Augusta (è la città dove Roy è nato), e i primi ingredienti che saltano alle orecchie sono i ritmi, le percussioni e i fiati. In Revolution, per esempio, il suono ricorda un canto tribale: per l’autore del testo, il vocalist Moreno Emenél Turi (uno degli Aretuska), è “un inno di rivoluzione cosciente”, musicalmente  figlio di una lettura in chiave moderna della makossa camerunense, con una sezione fiati ispirata dal suono delle Wedding Band di Jaipur, un tipo di arrangiamento che Paci ha apprezzato durante un suo recente viaggio in India. E in ciascuno degli altri brani a farla da padroni sono la creatività, l’inventiva, la voglia di muoversi su sentieri ritmicamente travolgenti ma anche il gusto di toccare ogni tanto  la modbidezza dei pezzo meno movimentati dal punto di vista ritmico.
 

 

Levante – Nel caos, nuova edizione
È il momento dei repack, delle riedizioni di album che hanno avuto successo e che vengono ripubblicati con parecchie aggiunte: nuovi brani, dvd di concerti, supplementi live e così via. Se vi è piaciuto l’ultimo e vendutissimo album della vocalist e cantautrice Levante, Nel Caos di Stanze Stupefacenti, è arrivata la versione speciale del disco, che contiene, oltre ai brani già presenti nella vecchia edizione, anche il cd e il dvd live del concerto sold out tenuto lo scorso maggio all’Alcatraz di Milano. Il 2017 è stato un anno pieno di impegni e di successo per la trentenne Claudia Lagona, siciliana di Caltagirone, cresciuta a Patagonia, vicino a Catania, e ora di base a Torino, che nella sua breve ma intensa carriera ne ha viste tante, dal successo del disco al libro Se non ti vedo non esisti (uscito a inizio 2017, è la storia di Anita, redattrice bella e piena di talento di una rivista di moda, nella cui vita c’è il caos perché è alla ricerca di un equilibrio che le consenta di liberarsi delle proprie inquietudini così come della paura di innamorarsi, per ritrovare se stessa e cominciare, finalmente, a vivere) ai suoi concerti e al suo impegno, che continua, a X Factor. E da febbraio partirà, da Barcellona, il tour Caos in Europa 2018, più saporito di rock rispetto ai suoi live precedenti.

Nel Caos di Stanze Stupefacenti era dedicato a chi è caduto e ha avuto il coraggio di rialzarsi, e il tour che ne è seguito è stato un trionfo. Cresciuta ascoltando Janis Joplin e Alanis Morissette ma anche Meg e Cristina Donà, il torinese Bianco, la conterranea Carmen Consoli, e Mina, Tori Amos e così via, Levante canta e suona la chitarra da quando aveva 12 anni. Ha girato mezzo mondo, ha imparato a suonare l'ukulele, è finita nel cast del premio Musica contro le mafie, in Calabria, ha collaborato con J-Ax, Fedez e Stash, e le sue canzoni toccano tanti temi, dalla violenza alle donne all'omosessualità, da una filastrocca ai social network. Se non avete l’album comprate questo, ci trovate dei live notevoli.
 
 
Francesco Gabbani – Magellano Special Edition
E a proposito di repack, anche Francesco Gabbani ha fatto la Special Edition del suo Magellano, uscito nell’aprile scorso dopo il successo a Sanremo di Occidentali's Karma. E’ una versione che contiene due cd, quello originale con otto brani (Tra le Granite e le granate, Occidentali’s Karma, A Moment Of Silence, La Mia Versione Dei Ricordi, Susanna Susanna, Foglie Al Gelo, Pachidermi E Pappagalli, Spogliarmi) e quello nuovo, intitolato Sudore, fiato, cuore, con le versioni live di 16 brani, ovvero Magellano, Software, Tra le granite e le granate, Occidentali's Karma, A moment of silence, Clandestino, Eternamente ora, Susanna Susanna, Immenso, Spogliarmi, Amen, Vengo anch'io, La mia versione dei ricordi (quarto estratto dall’album, il cui videoclip è un remake di Last Christmas degli Wham!, una delle canzoni di Natale più suonate di sempre), Il vento si alzerà, Foglie al gelo, Pachidermi e pappagalli, il tutto registrato durante il lungo tour estivo che ha visto il cantautore esibirsi davanti a centinaia di migliaia di persone, ma senza la scimmia nuda che balla (era, per la cronaca, sia a Sanremo che all’Eurovision, a Kiev, il coreografo di X Factor Filippo Ranaldi).

Che c’è di nuovo nella "nuova" versione? Poco, se non le versioni dal vivo del secondo cd, che però sono assai ben fatte, divertenti e danno perfettamente l’idea dell’atmosfera dei concerti e  dell'atteggiamento del pubblico che li ha seguiti. Se non ci siete mai stati,a quei live, è una buona occasione per capire, o magari per non capire, le ragioni di un enorme successo. Per inciso, il disco è sei volte platino mentre Occidentali’s Karma è sui 200 milioni di visualizzazioni o giù di lì.

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