Robbie Williams ritorna più carico che mai, definendosi maturo e in pace con se stesso. Lui che l’entertainment ce l’ha nel sangue (e anche scritto «sul passaporto»), ha le idee ben chiare: divertire il pubblico. E il suo disco, così, diventa, “divertissement”. The Heavy Entertainment Show è uscito da qualche giorno. Sedici tracce in totale (se si considerano le cinque della deluxe) anticipate dal singolo “Party Like A Russian”.
«Volevo un disco commerciale che arrivasse a tutti. E ho scelto le canzoni tra più di ottanta pezzi», dice ai giornalisti durante il suo incontro a Milano prima di salire come ospite sul palco di XFactor con il pezzo “Love My Life” (secondo singolo da oggi in radio) dedicato ai figli, scritta da lui e Johnny McDaid (Snow Patrol) con Gary Go. «Sono cambiato grazie alla mia famiglia. Con loro la mia vita è più bella».
Disco di intrattenimento, ma di impatto, che viaggia tra ritornelli, cori, suoni orchestrali per un pop rock decisamente elegante. E che rivede il sodalizio artistico con Guy Chambers: con lui ha firmato i suoi più grandi successi dal 1996, quando, ex oramai dei Take That, andò nell’appartamento malridotto di un songwriter di scarso successo a scrivere canzoni per sfondare come solista, e riuscendoci con “Angels”. «Che poi, dopo avere scelto accuratamente le tracce, mi sono reso conto che non somigliano per nulla a quelle che si sentono in radio adesso. “Commerciali” lo sarebbero state nel 2003 e non oggi».
Il suo tour di stadi in Europa è previsto per il 2017. E con LiveNation, giustappunto. Ventinove concerti in diciotto paesi che partono all’Etihad Stadium di Manchester il 2 giugno e che si chiuderà a Mosca. Special guest, gli Erasure. Tra queste anche l’unica data italiana: quella del 14 luglio allo Stadio Bengodi di Verona. Sembrano lontani anni luce i tempi dei Take That per una carriera scandita da successi. L’ultimo è il BRITs Icon Award (che ha ricevuto al Troxy di Londra pochi giorni fa), lo stesso che fu dato ad Elton John e David Bowie. «Sono onorato di ricevere questo riconoscimento. Ma devo imparare a non schivare i complimenti». E se gli si chiede qual è il segreto del successo, risponde: «A volte penso sia tutto un sogno. Sono quello che sono, senza nessun rimpianto. Nemmeno quando mangio la cioccolata».
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