Nell'approccio di Wright alle tastiere, possiamo notare fin da subito uno stile molto personale; rispetto agli altri tastieristi del periodo, preferisce, rispetto ai classici bicordi, triadi con bassi armonizzati, aggiungendo, in alcuni casi, accordi jazzistici. Come strumentista non ha mai brillato di grande tecnica, preferendo l'accurata selezione delle note ai virtuosismi, prediligendo un tocco pacato e tranquillo; questo stile era ovviamente anche rafforzato dalle solide basi teoriche acquistate durante il periodo di studi classici. L'influenza di Stockhausen è chiara nell'approccio rumoristico sia all'organo sia al pianoforte; spesso ha utilizzato, soprattutto durante i primi periodi con i Floyd, tecniche di glissando o addirittura arrivando a schiaffeggiare lo stesso strumento.
In carriera ha pubblicato due soli album da solista, tra cui il primo, Wet Dream è di per sé un manifesto della musica di Wright anche se quel disco è stato rivalutato parecchi anni dopo la sua pubblicazione.
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