«Voi, mio inseparabile pubblico, voi vi siete fatti conoscere fra tutti, come il popolo fedele di un'idea - scrive Zero in un lungo post -. Un principio affermato anche nella vita. Diligenti e pensanti al punto di esservi imposti come 'Modello' di costanza e coerenza. Fedeli? Certamente! Cosa anche questa rara. Negli involontari tradimenti e scappatelle, che in ogni famiglia musicale talvolta accadono. Ma voi no! Voi vi siete assunti l'onere di essere Zerofili a oltranza. Come non amarvi? Come non desiderare il vostro bene. La vostra salute. Un luminoso futuro? Alta vi dico! E non lo sussurro, ma lo grido a squarcia gola. Fermatevi di fronte alla gioia appagante. Alla vostra commozione. Mentre scandite quei canti come fossero inni propiziatori o scaramentici».
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