Peppe Barra, concerto nell'Aula Magna della Sapienza: “E cammina, cammina”

Peppe Barra
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Lunedì 21 Maggio 2018, 16:54
 La stagione di concerti della Iuc si chiude domani 22 maggio, alle 20.30, con una serata straordinaria fuori abbonamento all’Aula Magna dell’Università “La Sapienza” di Roma, che vedrà protagonista Peppe Barra, insieme ai cinque straordinari musicisti che da tanti anni collaborano con lui, ovvero Paolo Del Vecchio (chitarra e mandolino), Luca Urciuolo (pianoforte e fisarmonica), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso) e Giorgio Mellone (violoncello). In questo concerto-spettacolo Peppe Barra propone il suo nuovo disco “E Cammina Cammina”, una sintesi del suo cammino artistico, iniziato più di cinquant’anni fa, in cui mescola assieme canzoni vecchie e nuove in un crescendo di emozioni e di musica. Da “Shit Struck Street Blues”, ovvero l’Idillio èmerda del poeta Ferdinando Russo, magistralmente trasformata in un blues a dimostrazione che non esistono confini tra le varie contaminazioni culturali, agli autori del passato come Raffaele Viviani (“O Malamente”), Salvatore di Giacomo (“Munastero”), Pisano-Rendine (“La Pansè”) per arrivare all’omaggio a Eduardo De Filippo (“Uocchie c’arraggiunate”) fino alla reinterpretazione dei brani di autori contemporanei, come in “Vasame” di Enzo Gragnianiello e “Cammina, cammina” di Pino Daniele.

Alle canzoni si alternano i testi recitati di “Tiempo”, in cui la creatività artistica del cantante e attore napoletano trova il picco più alto, in questo eterno cammino di musica e poesia. Protagonista dello spettacolo è come sempre la versatilità interpretativa di Barra, espressione di una napoletanità dal sapore antico e dalle sonorità contemporanee. Le sue canzoni sono intrise di magia e di folclore, racchiudendo in maniera impareggiabile l’intero patrimonio culturale partenopeo. Voce e dialetto sono i principali strumenti di lavoro di Peppe Barra. La sua voce gli consente di raggiungere in scena risultati mirabili. Personaggio sempre autentico, nella vita e sulla scena, artista puro, custode indiscusso della nostra tradizione popolare. Poliedrico e appassionato della vita, prima ancora che dell’arte, estro geniale in grado di trasmettere al suo pubblico un magma incandescente di emozioni, dalla risata più sonora alla commozione più autentica.
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