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«Voglio tranquillizzare tutti: sto bene. O meglio, ho sempre un cancro ma mi curo con attenzione e le terapie sembrano funzionare bene. Non sto lasciando la musica perché sto per morire» - ha rivelato Pau Donés in un'intervista a 20minutos.es - «Lascio le scene perché è il momento giusto, e perché non voglio più perdermi le cose importanti della vita. Mia figlia ormai è adolescente e voglio vederla diventare una donna, lei stessa mi ha detto: "Papi, non abbiamo mai avuto una relazione padre-figlia molto stretta". Ho dovuto ammettere che è la verità, anche se da qualche tempo stiamo recuperando».
L'addio alle scene, però, non sarà un addio alla musica: «Continuo a comporre e a suonare, e lo farò sempre, ma in forma più intima. Voglio recuperare tutto ciò che ho perso: il piacere di stare con mia figlia, con i miei parenti, con i miei amici. La possibilità di divertirmi facendo surf, cucinando o magari iscrivendomi ad un corso di funky». Pau Donés, poi, aggiunge: «Il mio addio alle scene sarà una festa, non dovrà essere niente di triste. Prima guardavo troppo al futuro o al passato, ora guardo solo al presente e voglio godermelo. Questo perché il cancro ti fa vedere le cose in maniera diversa, e d'altronde, come canto in Depende, tutto varia a seconda della prospettiva. Si impara a vedere la vita stessa in modo diverso».
Sulla malattia, invece, Pau Donés ha rivelato: «Cambia la vita, ma non solo in peggio. Il problema è che viene vista male, come qualcosa di terribile, che provoca una sorta di rifiuto e allontana le persone. Ci sono molti ottimi amici che hanno sempre avuto paura a chiedermi come stavo, per non sentirsi rispondere "Sto morendo". Che è quello che ho pensato spesso, ma non ho mai detto».
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