Orchestra Rai: il liederismo incantato di Mahler con Matthias Goerne e Michel Tabachnik

Il baritono tedesco Matthias Goerne
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Lunedì 13 Gennaio 2020, 21:52
C’è il regno incantato del Lied percorso attraverso la sensibilità di una delle voci più ricercate a livello mondiale al centro del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma giovedì 16 gennaio alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3, con replica venerdì 17 gennaio alle 20.

Protagonista il baritono tedesco Matthias Goerne, che nella sua gloriosa carriera ha collaborato con tutte le principali orchestre, oltre che con direttori e pianisti di grande fama. Allievo di Hans-Joachim Beyer a Lipsia e, in seguito, di Elisabeth Schwarzkopf e Dietrich Fischer-Dieskau, Goerne è ospite dei maggiori festival e teatri internazionali, dal Metropolitan di New York alla Wiener Staatsoper.

Nominato più volte ai Grammy Awards, ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi per meriti artistici. Di ritorno all’Orchestra Rai dopo i concerti nel 2012, interpreta sei Lieder per voce e orchestra da Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) di Gustav Mahler. Dalla raccolta ottocentesca di canti germanici messa insieme da Achim von Arnim e Clemens Brentano Mahler trasse ventiquattro poesie che musicò fra il 1888 e il 1901. Legato all’antologia con un affetto che lo indusse a inserirne alcuni testi anche nelle sue prime sinfonie, l’autore manifesta nei Wunderhorn-Lieder due peculiarità della sua produzione futura: il gusto per il canto popolare e la religione della natura, fusi nella nostalgia per la genuinità dello stato primigenio dell’uomo.

I Lieder scelti per il concerto sono: Rheinlegendchen (Piccola leggenda renana), Wo die Schönen Trompeten blasen (Dove suonano le belle trombe), Das Irdische Leben (La vita terrena), Urlicht (Luce originaria), Revelge (Sveglia) e Der Tamboursg’sell (Il tamburino). Il programma della serata include il Concerto per viola e orchestra BB 128 che Béla Bartók scrisse su richiesta del virtuoso William Primrose nel 1945, durante gli ultimi mesi di vita. Rimasto allo stato di abbozzo, il completamento del brano a partire dagli schizzi lasciati da Bartók fu affidato all’amico e discepolo Tibor Serly.

Eseguito per la prima volta da Primrose a Minneapolis nel 1949, il Concerto è considerato un caposaldo della letteratura per lo strumento. A interpretarlo in veste di solista è Luca Ranieri, prima viola dell’Orchestra Rai dal 1999 e già protagonista dell’ultima apprezzata esecuzione Rai nel 2000 sotto la direzione di George Pehlivanian, incisa per Stradivarius.

Sul podio dell’Orchestra Rai torna dopo il debutto nel 2018 lo svizzero Michel Tabachnik, che sostituisce l’indisposto Direttore principale James Conlon. Direttore emerito dell’Orchestra Filarmonica di Bruxelles e dell’Orchestra dei Paesi Bassi del Nord, Tabachnik è stato Direttore principale dell’Orchestra della Fondazione Gulbenkian a Lisbona, dell’Orchestra Filarmonica della Lorena e dell’Ensemble Intercontemporain a Parigi, oltre che ospite di formazioni come i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra Reale del Concertgebouw e dei Festival di Salisburgo, Lucerna ed Aix-en-Provence. In chiusura di serata propone un altro capolavoro di Bartók che tocca i vertici del suo periodo espressionista: la Suite da concerto dalla pantomima in un atto Il mandarino miracoloso.

Un’esplosione incandescente di vitalità ritmica e timbrica eseguita per la prima volta da Ernö von Dohnányi a Budapest nel 1928 dopo lo scandalo seguito alla rappresentazione del balletto a Colonia nel 1926.
Scabroso è infatti il soggetto di Menyhért Lengyel: una sordida vicenda che ha per protagonisti tre malviventi, una ragazza di cui si servono per adescare clienti e poi depredarli, e un enigmatico mandarino che arde di desiderio per lei e le darà la caccia scatenando forze sovrannaturali.
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