Gabriele Muccino: «Per il mio film è stato un catalizzatore, lo intonavano tutti»

Gabriele Muccino: «Per il mio film è stato un catalizzatore, lo intonavano tutti»
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Domenica 4 Marzo 2018, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 15:29
di Gabriele Muccino

Non sono musicologo né musicista, ma la musica è da sempre il motore della mia immaginazione, aiuta la creazione dei miei film. Da adolescente ero indirizzato alla classica, ascoltavo Chopin e Mozart, e molto Battisti. La mia fidanzatina di allora era fissata con le sue canzoni. Lucio fu un rompighiaccio, potente, dolente, anche provocatorio, cantabile da tutti eppure fuori dal coro. Raccontava lo struggimento, la difficoltà ad essere felici, il macerarsi d'amore, sentimenti cari agli adolescenti e ai malinconici.

L'OCCASIONE
Nel mio film A casa tutti bene avevo bisogno di un catalizzatore per la storia e per le anime di quella storia, così smarrite ma pronte a trovare nella musica una tregua emotiva. Per la scena della celebrazione di famiglia ho scelto Dieci ragazze, che ha una irresistibilità ritmica. Non puoi non unirti al gruppo. Battisti ha una cifra talmente distinguibile che cattura anche chi non lo conosce. Posso dirlo perché durante le riprese c'erano molti millennials che quel brano non lo avevano mai sentito prima e, dopo, lo cantavano anche nelle ore di pausa. È stato un incredibile coagulante affettivo, a più livelli. Per i miei personaggi, per gli attori che li interpretavano, e per il pubblico che si è unito a cantare con noi davanti allo schermo.
Sul set è stato un momento bello, il permesso eccezionale di utilizzare un intero brano di Battisti ha reso l'occasione davvero esclusiva. Quando qualcosa spezza le corde del momento che l'ha creata, naviga per sempre nel tempo.
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