Marco Masini a Sanremo: «Vincere il Festival non conta nulla»

Marco Masini a Sanremo: «Vincere il Festival non conta nulla»
di ​Marco Molendini
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Martedì 3 Febbraio 2015, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 15:20


ROMA – «Vincere Sanremo non conta nulla» dice Marco Masini alla vigilia del suo settimo Festival. E dire che è uno dei favoriti della gara. Lo è perché la sua canzone, Che giorno è, è fra le più solide melodicamente e delle più strutturate.
Staremo a vedere, intanto eccolo qui, a raccontare questa sua settima presenza che cade esattamente a venticinque anni dalla sua prima apparizione, era il 90 e vinse fra i giovani con Disperato. Una vittoria bissata nel 2004 con quella fra i big con L'uomo volante. «Il brano di quest'anno è un pezzo scritto alla vecchia maniera con due autori giovani - racconta della sua canzone -. Volevo capire se ero in grado di cambiare linguaggio. E' questo che mi interessa».


Eppure, la sua presenza in questo Sanremo ad alta densità toscana potrebbe apparire addirittura scontata. «Ma non sono al Festival per Carlo Conti concittadino – mette avanti le mani -. Anzi, anche se siamo amici da trentadue anni, mi aveva detto chiaramente che per essere accettato avrei dovuto presentare un pezzo che valesse». L'amicizia, però, ha il suo peso e Marco corre in soccorso del direttore artistico e conduttore sul fronte delle scelte musicali:
«Bisogna smettere di fare un po' i fighetti. Carlo è un uomo di radio e ha il polso e la furbizia giusta per far durare il Festival anche dopo la sua conclusione, a differenza degli altri anni».

Il brano fa parte di un'antologia intitolata Cronologia, che raccoglie i venticinque anni di storia musicale del cantautore fiorentino, un album triplo che mette insieme tutto «i momenti belli e quelli brutti della mia storia». Quindi si passa dalla popolarità degli anni 90 (con quasi sette milioni di album venduti) ai periodi bui.

Masini, che dopo il Festival partirà per un tour le cui dimensioni dipendono proprio da come andrà la gara all'Ariston, per la serata amarcord del venerdì ha preparato un omaggio a Francesco Nuti con Sarà per te, che l'attore presentò al Festival dell'88, dove arrivò quattordicesimo: «Sono un suo fan e volevo fargli una sorpresa. Ma di questi tempi è difficile tenere nascoste le cose e mi ha mandato un ringraziamento attraverso un giornale. Dopo il Festival andrò a trovarlo e, dalla sua espressione, capirò se sono stato bravo».

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