Maneskin, il Circo Massimo si illumina di rock. Damiano: «Fuck Putin». Poi l'inedito a sorpresa

Roma accoglie la rockband nata suonando in strada a via del Corso

Maneskin, il concerto al Circo Massimo in diretta
di Mattia Marzi
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Sabato 9 Luglio 2022, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 23:33

«Al mio tre scatenate l’inferno», dice Damiano quando al Circo Massimo scorrono già i titoli di coda. Pazienza che la citazione de “Il Gladiatore” – a proposito: nel backstage si vociferava di un possibile arrivo tra gli ospiti vip anche di Russell Crowe, poi non pervenuto – sia fin troppo prevedibile: non passano sotto l’arco trionfale come gli imperatori di ritorno da una battaglia, eppure a Roma i Maneskin vengono accolti come tali, nella loro notte.

E l’affetto della loro città sembra far svanire per qualche istante gli effetti collaterali degli inebrianti trionfi internazionali: «È un traguardo incredibile.

Grazie a voi che lo avete reso possibile», dice il cantante dopo due ore di show, in uno dei pochi interventi in italiano. Damiano, Victoria, Thomas e Ethan, 23 anni il primo, 21 l’ultimo, i più giovani ad esibirsi nell’area archeologica romana dopo Rolling Stones, Springsteen, Roger Waters e Vasco, al Circo Massimo raccontano di come quattro ragazzi che fino a cinque anni fa suonavano per strada nel 2021 siano arrivati a superare i 2 milioni di fatturato e ad avere tra gli ospiti dei loro concerti anche star come Angelina Jolie (l’attrice sta girando a Roma il suo film “Without Blood” e al Circo Massimo si mimetizza tra i giocatori della Roma Kumbulla e Bove, Muccino, Foglietta e Scamarcio). 

Zitti e Buoni

L’apertura con “Zitti e buoni”, tra le fiamme, è un’apoteosi. Sotto il palco dell’evento speciale del Rock in Roma niente mascherine nonostante le polemiche, alle quali i Maneskin rispondono facendo salire sul palco una cinquantina di ragazzi che ballano ammucchiati su “Lividi sui gomiti”. Rispetto agli show all’estero, a Roma – tra “Mammamia”, “Morirò da re” e “Coraline”, che Damiano dedica alla fidanzata Giorgia, rimasta a casa dopo aver contratto il virus – a sottolineare l’eccezionalità dell’evento c’è un inedito. Nella scaletta è segnato come “Trastevere”, ma è un depistaggio: non è una dedica alla loro città, ma una ballata in inglese «che non ha un titolo e che suoniamo per la prima volta per questo concerto speciale», come spiega Damiano sulla passerella. È su “Chosen”, nel repertorio dai tempi di via del Corso, che le rockstar che oggi anche al Circo Massimo parlano per lo più in inglese (l’evento è stato filmato: materiale per il mercato internazionale) e che hanno venduto 500 mila biglietti nel mondo con le oltre 50 date del “Loud Kids Tour”, ritrovano per un istante le loro origini, davanti a mamme, papa, fratelli, sorelle. 

 

«Fuck Putin»

Damiano spinge sull’acceleratore e a nemmeno metà concerto si ritrova con la voce scarica, su “Supermodel”, in barba al rock’n’roll. Su “Gasoline”, guardando alcune bandiere dell’Ucraina sotto il palco, non le ignora: «Fuck Putin, fanculo la guerra. Continuiamo a dirlo anche se a qualcuno dà fastidio», dice, mostrando il dito medio «a chi non è d’accordo». Altre improvvisazioni non sono ammesse, in un copione in cui tutto deve essere approvato dai volponi statunitensi della Patriot Management: non si muove un dito se prima i discografici e gli uffici stampa italiani non ottengono i permessi dagli Usa. Ne sa qualcosa il Campidoglio, che voleva coinvolgere Damiano e soci nell’inaugurazione di un murale a via del Corso, ma poi ci ha rinunciato (il sindaco Gualtieri è assente, impegnato a seguire l’incendio di Centocelle, la cui nube si è vista anche dal concerto). Tra “If I Can Dream” da “Elvis”, “Amandoti” dei CCCP, omaggi agli Stooges e a Britney, non può mancare “Beggin’”, mentre scorrono già i titoli di coda. Il finale con “I Wanna Be Your Slave” non è un addio, ma un arrivederci: «Fuck you pieces of shit», «Fanculo pezzi di merda», urla scherzosamente Damiano. Per rivederli sui palchi italiani bisognerà aspettare il 2023, quando i Maneskin torneranno nel nostro paese – che alla fine è anche il loro – per il tour nei palasport al via il 25 febbraio da Torino.

MANESKIN, IL CONCERTO IN DIRETTA

Il saluto finale

«Traguardo incredibile. Grazie a voi», dice Damiano chiudendo il concerto.

Fan sul palco

Su “Lividi sui gomiti” Damiano fa salire sul palco una cinquantina di fan. Una risposta alle polemiche sugli assembramenti? Su “Le parole lontane” scorrono i primi titoli di coda.

L'inedito

E arriva a sorpresa anche un inedito, senza titolo: «Questo concerto è speciale per la prima volta vi facciamo sentire un pezzo che non ha un titolo, non è neanche completo, è una demo. Però ci piace».

«Fuck Putin»

«Continuiamo a dirlo anche se a qualcuno dà fastidio: Fuck Putin, fuck la guerra, fanculo i dittatori. E a chi non è d'accordo: Fuck». Damiano e i Maneskin tornano a gridare il loro 'nò alla guerra, dopo l'urlo lanciato al Coachella che fece il giro del mondo, non senza polemiche. Il frontman della band lo ha ribadito anche stasera dal palco del Circo Massimo durante il brano Gasoline.

Il messaggio per Manuel Agnelli

Su “Close to the top” lo spettacolo si sposta sul piccolo palco alla fine della pedana lunga 25 metri che divide le prime file del parterre. Poi è il turno di “Amandoti”, la cover dei Cccp che a Sanremo cantarono con Manuel Agnelli, oggi assente: «Manuel, ti pensiamo sempre», dicono, rivolgendosi al loro mentore. E si riparte subito con “I wanna be your slave".

Il ricordo degli inizi

È il turno di “Chosen” che Damiano ricorda per le loro origini: «È molto importante per noi, la suonavamo per strada»

Ritmo frenetico

Senza il tempo di prendere il respiro e i Maneskin sono già al terzo brano con Mammamia: ritmo frenetico sul palco del Circo Massimo.

Apertura con Zitti e Buoni, fiamme sul palco

«Ciao Roma», apre così Damiano che lancia subito Zitti e Buoni con fiamme sul palco scatenando i 70mila fan accorsi per il concerto. Il front man dei Maneskin indossa una mantella nera, il resto della band è in bianco. A seguire subito "In nome del padre". 

Angelina Jolie super ospite

La star di Hollywood Angelina Jolie la superospite questa sera al concerto dei Maneskin al Circo Massimo. L'attrice si trova a Roma per girare il nuovo film “Without blood”, tratto dal romanzo di Baricco, di cui lei è regista. Con lei nell'area vip presenti anche Anna Foglietta, Gabriele Muccino e Anna Ferzetti. Il sindaco Roberto Gualtieri è assente “giustificato”: sta seguendo gli sviluppi dell’incendio a Centocelle.

 

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