Il tenore è arrivato in elicottero poco più di un'ora prima dell'inizio. Il velivolo è atterrato nel retropalco e poi ha volteggiato per alcuni minuti sulle teste degli spettatori (moltissimi gli stranieri) che gremivano questo anfiteatro naturale.
Un posto unico che ogni anno regala al pubblico rappresentazioni irripetibili. Bocelli canta accompagnato dall'orchestra sinfonica nazionale della Repubblica Ceca, diretta da Steven Mercurio, con la regia di Stefano Trespidi, vestendo i panni del poeta francese André Chénier al quale l'opera di Umberto Giordano è ispirata. In una partitura costellata di potenti effetti e di melodie celeberrime (da “Un dì all'azzurro spazio” a “Come un bel dì di maggio”), gli avvenimenti si susseguono lasciando senza respiro. La storia guarda con occhi disincantati alla Rivoluzione francese dove gli ideali di liberté, egalité, fraternité non sono stati messi in pratica. Resta l'amore, che condurrà i protagonisti alla tragica decisione di morire insieme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA